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Firenze, fuoco al drappo che ricopriva il David

Pisvejc Vaclav, artista ceco ha dato fuoco al drappo nero che in questi giorni ricopriva la copia del David di Michelangelo, sull’arengario di Palazzo Vecchio in piazza della Signoria.

Pisvejc Vaclav, artista ceco ha dato fuoco al drappo nero che in questi giorni ricopriva la copia del David di Michelangelo, sull’arengario di Palazzo Vecchio in piazza della Signoria. Doveva essere un gesto di solidarietà all’Ucraina, ma il risultato dell’insano blitz ha provocato un danno di 15mila euro, causando l’annerimento di un’ampia parte della superficie della scultura.

L’evento è avvenuto l’11 marzo, intorno alle ore 20.00.

Una guardia giurata in servizio alla Loggia dei Lanzi e un agente della polizia municipale sono intervenuti prontamente e l’hanno bloccato. Le fiamme sono state spente da altri agenti con gli estintori in dotazione nelle auto di servizio. In seguito sono arrivati anche i vigili del fuoco. Vaclav è stato arrestato per incendio doloso ed stato portato nel carcere di Sollicciano.

I tecnici delle Belle arti del Comune e i restaurato hanno eseguito un sopralluogo la mattina dopo, il 12 marzo. In poche ore sono stati tolti i residui della combustione della plastica. Tuttavia è rimasta una patina scura derivante principalmente dal fumo (soprattutto su spalle e testa) che è stata tolta con particolari solventi. I lavori di pulitura sono andati avanti per una settimna.

Un restauro completo del David, insieme a quello degli altri gruppi scultorei della piazza, era previsto nelle prossime settimane grazie al finanziamento della maison Ferragamo tramite Art bonus.

Altri blitz di Vaclav.

Martedì  1 aprile aveva già effettuato un blitz durato meno di due minuti.  Vaclav aveva dipinto con i colori della bandiera ucraina il leone rampante dell’artista Francesco Vezzoli, collocato sempre in piazza Signoria. Il giorno prima, in via della Vigna Nuova aveva sostituito un cartello stradale di divieto di accesso con un altro dove sulla striscia centrale aveva scritto “Putin”.

Nel settembre del 2021 aveva sfregiato l’installazione “Albero del Paradiso” di Giuseppe Penone, sempre in piazza della Signoria, con una scritta sulla base dell’opera. In precedenza, nella stessa Piazza, aveva imbrattato con vernice rossa l’opera diUrs Fischer. Aveva tappezzato di dollari le facciate dell’ex convento di Sant’Orsola. Era anche salito sul parapetto della terrazza degli Uffizi macciando di gettarsi nel vuoto. Per ultimo aveva colpito con un quadro in testa all’artista Marina Abramovich.

A cura di Serena Maddalo per LiveMedia24.

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