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Padova: Carlo Massarini e The Beatbox raccontano i Beatles con lo Show ‘Magical Mistery Story’, viaggio tra emozioni, storie e musica

Lo Spettacolo, dopo molti sold-out, approda al Teatro Geox

Carlo Massari & The Beatbox
Carlo Massarini sul palco di ‘Magical Mistery Story’ Foto: ©Franco Coletta

MUSICA- Carlo Massarini storico conduttore e giornalista, grande esperto di musica contemporanea, sarà a Padova, presso il Gran Teatro Geox, giovedì 19 maggio, con uno spettacolo musicale che ripercorre la magica storia del favoloso quartetto di Liverpool.

‘Magical Mistery Story’ che con il suo tour ha toccato in questi giorni molte città d’Italia, è un viaggio tra i più grandi successi dei Beatles, dagli inizi  fino ai capolavori che hanno preceduto lo scioglimento della band nel 1970. Un tuffo negli anni ‘60 per comprendere come i Fab Four hanno cambiato per sempre la storia della Musica. Sul palco assieme a Carlo Massarini, una delle più famose Tribute Band a livello europeo e non solo, The Beatbox.

Magical Mistery Story’ ripercorre in circa due ore la carriera dei Beatles facendo rivivere al pubblico i favolosi Swinging Sixities in un susseguirsi cronologico di canzoni e mode. In un periodo brevissimo, meno di un decennio, John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr sono riusciti infatti a stravolgere completamente la società dettando il cambiamento, non solo per quanto riguarda il mondo musicale, ma anche quello della Società e del Costume.

Nel 1967 i Beatles, con un film, fecero partire i loro fan per un viaggio psichedelico sulle note di una canzone intitolata ‘Magical Mystery Tour’. Un surreale vagabondare nella campagna di un’Inghilterra che in pochi anni si era completamente trasformata, da grigia capitale del mondo industriale a variopinta capitale di una rivoluzione che diede nuova vitalità al mondo intero. Cosa è successo in quel brevissimo lasso di tempo? Carlo Massarini con lo spettacolo ‘Magical Mistery Story’ racconta quegli anni, mettendo il pubblico di fronte ai quattro indiscutibili protagonisti, qui interpretati da altrettanti eccellenti musicisti.

Dalla Liverpool dei primissimi anni ’60 fino alla Londra del 1970, passando per gli Stati Uniti e per ogni continente, i Beatbox ripropongono live sul palco quella magica storia.  Love Me Do, She Loves You, A Hard Day’s Night, Twist and Shout, Yesterday, Yellow Submarine, Hello Goodbye, While My Guitar Gently Weeps, Hey Jude, Come Together, Let It Be, Get Back sono solo alcune delle hit che oggi, come cinquanta anni fa, fanno ancora scatenare ed emozionare chiunque le ascolti.

 

 

Lo Spettacolo

Magical Mystery Story, Massarini The Beatbox
The Beatbox nascono nel 2010 da un’idea di Mauro Sposito ed Alfio Vitanza, Production manager e Road manager della band. I due musicisti, all’epoca componenti dei New Trolls, durante un tour ebbero l’occasione di assistere ad un concerto di una band messicana che faceva il tributo ai Beatles. Colpiti dal riscontro che videro nel pubblico, tornati in Italia decisero d’investire in questo progetto che in pochi anni ha visto affermarsi i The Beatbox tra le migliori Tribute Band dei Fab Four a livello europeo e non solo. The Beatbox hanno avuto modo di conoscere ed esibirsi davanti ad alcuni personaggi strettamente legati alla storia del quartetto di Liverpool come Pete Best, primo batterista, sostituito poi da Ringo Starr e Freda Kelly, loro segretaria fin dagli esordi. La formazione attuale è composta da Filippo Caretti (John Lennon), Michele Caputo (George Harrison), Marco Breglia (Paul McCartney) e Federico Franchi (Ringo Starr). Per restare aggiornati su ‘Magical Mistery Story’ e sui concerti di The Beatbox potete seguirli sul loro sito web  www.thebeatboxbeatles.com, su Facebook e su Instagram. La tribute Band ha anche un suo fan club ufficiale denominato ‘Beatboxmania’ anch’esso presente sui social. Foto: ©Franco Coletta

 

Il titolo dello Spettacolo gioca quindi su quello dell’unico film diretto dagli stessi Beatles. L’idea di ‘Magical Mistery Story’ nasce lo scorso anno. I manager dei Beatbox, Alfio Vitanza e Mauro Sposito, entrambi ex New Trolls, e fondatore dei Latte e Miele il primo, contattarono il giornalista Carlo Massarini affinchè presentasse un Concerto della tribute band presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma. Qualche mese dopo quell’ incontro nasce la collaborazione per questo Spettacolo teatrale. Lo spettacolo è suddiviso in due tempi per un totale di quattro set con quattro cambi di scena intervallati dal magistrale storytelling di Carlo Massarini che svela storie, aneddoti e curiosità.

Nulla è lasciato al caso, dalla strumentazione vintage, uguale a quella utilizzata dai Beatles, agli arrangiamenti, agli abiti (prodotti dalla stessa sartoria che confezionò quelli per le loro tournée americane) ai dialoghi, i Beatbox, essendo una tribute Band, ripropongono in modo maniacale ogni aspetto che contraddistingueva i Fab Four e le loro esibizioni sono frutto di un attento studio. Assistendo allo spettacolo si ha dunque modo di ascoltare gli storici bassi Hofner e Rickenbacker, suonati mancini proprio come Paul McCartney, di lasciarsi coinvolgere dal ritmo della batteria Ludwig di Ringo Starr e di calarsi nelle sonorità dei primi anni sessanta delle chitarre Gretsch e Rickenbacker  di Harrison e Lennon.

Si avrà poi modo di vedere ed ascoltare le riproduzioni di  altre iconiche chitarre come la psichedelica ‘Rocky’, uguale in ogni sfumatura di colore a quella dipinta da George, oltre che la sua ‘Lucy’ che gli venne regalata da Clapton. Non manca poi, tra le altre, l’Epiphone Casio beige resa celebre da John Lennon,  che egli sfoggiò nel cosiddetto Rooftop Concert, l’ultimo concerto live dei Beatles tenutosi sul tetto dei loro Studi Apple nel gennaio 1969 e recentemente documentato in ‘The Beatles: Get Back’, documentario diretto da Peter Jackson, uscito in tutto il mondo lo scorso novembre.

In primo piano (da sinistra): Michele Caputo (George Harrison) e Filippo Caretti (John Lennon). Foto: ©Franco Colettadei 

‘Magical Mistery Story’ il ‘Concerto impossibile’ mai suonato live dai Beatles

Lo spettacolo è un’ occasione imperdibile per i fan dei Fab Four di immergersi nell’ esecuzione di capolavori senza tempo che ancora oggi non smettono di sorprendere ed affascinare.  La seconda parte include infatti le canzoni che i Beatles non hanno mai eseguito dal vivo, ma solo in studio di registrazione.

Dal 1966 i Beatles non hanno più tenuto concerti live, a parte la loro ultima esibizione sul tetto della Apple. Questo perché le loro composizioni erano diventate troppo sofisticate e sperimentali per poter essere riproposte dal vivo con le strumentazioni disponibili all’epoca. Nei concerti inoltre le urla delle loro giovani fan, con il crescere della loro popolarità, erano talmente forti da sovrastare il suono della loro musica. Non riuscivano nemmeno più a sentirsi tra loro. Dopo vari eventi, che avevano minato addirittura la loro incolumità, i Beatles chiusero quindi la loro epoca live con il concerto al Candlestick Park di San Francisco, il 29 agosto 1966.

Nell’ultima parte della loro carriera in studio fecero uso di strumentazioni orchestrali e si avvalsero alle tastiere di un bravissimo musicista, Billy Preston, loro amico conosciuto ai tempi dei loro primi concerti ad Amburgo. Egli spesso è stato definito il quinto Beatle.  Anche  ‘Magical Mistery Story’ ha dunque  un quinto musicista, il tastierista Claudio Airo che riproduce le sonorità che i Beatles crearono in Studio.

Le foto laterali ritraggono i quattro musicisti che interpretano i Beatles mentre si esibiscono nell’ultima parte dello Show.  Gli originali degli strumenti suonati dai Beatbox in queste immagini sono visibili in alcune sequenze del già citato ‘The Beatles:Get Back’. Il documentario, diretto dal regista de ‘Il Signore degli anelli’, è in realtà una serie in tre puntate dalla lunghezza complessiva di circa 8 ore in cui vengono mostrati i filmati originali, la maggior parte dei quali inediti, registrati nel gennaio 1969 per il film ‘Let It Be’ di Michael Lindsay-Hogg. Questo film d’epoca assieme a molti altri filmati che ritraggono i Beatles durante la loro carriera sono stati la fonte utilizzata dai Beatbox per interpretare al meglio John, Paul, George e Ringo in tutte le trasformazioni che hanno avuto durante quell’incredibile decennio.   

 

Carlo Massarini intervista George Harrison durante il Festival di Sanremo 1988. L’incontro avvenne al ‘Palarock’ location da cui veniva trasmesso il dopo-Festival. Immagine tratta dal filmato originale trasmesso su Rai1 in quella serata.

Carlo Massarini ed il suo incontro con il Quiet Beatle

George Harrison in ‘The Beatles Anthology’ dice che in un certo modo sono stati loro ad inventare MTV, realizzando i video musicali delle canzoni ‘Paperback Writer’ e ‘Rain’. Carlo Massarini invece, ben prima che quel canale approdasse in Italia, ha  portato nella televisione italiana i videoclip musicali. Tutti lo ricordano come Mister Fantasy, appunto per la sua conduzione di quella trasmissione dei primi anni’80. Nel 1988 il giornalista fu tra i presentatori della 38° edizione del Festival di Sanremo.

Tra gli ospiti quell’anno furono presenti ben due Beatles: Paul McCartney e George Harrison. Massarini ebbe l’onore di intervistare George e di consegnargli il premio per il videoclip della sua ‘When We Was Fab’. Questa canzone, composta assieme a Jeff Lynne, si rifà proprio agli anni ’60 in cui i Beatles vennero soprannominati i ‘favolosi quattro’, i ‘FABoulous Four. Harrison la descrive come un pezzo divertente che ripropone anche le sonorità di quei giorni, con alla batteria l’amico Ringo Starr. Nel videoclip l’ex-beatle reindossa anche la divisa psichedelica con cappello piumato che aveva vestito nella copertina dell’album ‘Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band’. Le riproduzioni di queste divise sono visibili in ‘Magical Mistery Story’ indossate da The Beatbox.

George Harrison sempre in ‘The Beatles Anthology’ ha espresso questo desiderio:

‘Mi piacerebbe pensare che tutti i vecchi fan dei Beatles siano cresciuti, si siano sposati, abbiano tutti dei figli e siano più responsabili, ma che nei loro cuori abbiano ancora uno spazio per noi.’ Esso si è avverato, i Beatles infatti sono ancora più attuali che mai… Tra il pubblico degli spettacoli dei The Beatbox ci sono persone di ogni generazione, si vedono spettatori più o meno giovani, anziani, teenagers e a volte addirittura dei bambini. Alcuni ragazzini, frequentando i loro concerti, si sono appassionati a tal punto da voler imparare essi stessi a suonare lo strumento del loro beatle preferito. La magia di questa musica senza tempo non smetterà mai di affascinare.

Magical Mistery Story Massarini Beatbox
Carlo Massarini, The Beatbox e Claudio Airo. Foto: ©Franco Coletta

 

Lo Show a Padova il 19 maggio

‘Magical Mistery Story’, dopo il suo debutto a Milano lo scorso febbraio,  ha registrato molti sold-out emozionando il pubblico di varie città italiane tra cui Vercelli, Bologna, Genova, Borgomanero,  Varese, Roma, Modena, Napoli, Cremona.

La beatlesmania giovedì 19 maggio raggiungerà anche il Veneto, con la data al Gran Teatro Geox di Padova. Ultima tappa di questa prima parte del tour sarà la Svizzera, con la data di Bellinzona, dove Carlo Massarini e i The Beatbox saranno ospiti della ventesima edizione dei ‘Bellinzona Beatles Days’ nella serata del 21 maggio. Le date sono in continuo aggiornamento.

 

The Beatbox durante l’esecuzione di ‘While my Guitar Gently Weeps’ canzone composta da George Harrison nel 1968, facente parte dell’Album ‘The Beatles’, conosciuto come White Album. Foto: ©Franco Coletta

Foto: ©Francesca Gaudenzi

 

I biglietti per la data del 19 maggio al GRAN TEATRO GEOX di PADOVA sono disponibili su Ticketone.it e presso la biglietteria del teatro. 

Diana Stella Tarlindano per LiveMedia24

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