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LP coinvolgente e scatenata sul palco del MusArt di Firenze

Per LP un concerto con 15 canzoni tratte dal nuovo album “Churches” (compratelo! è molto vario negli stili dei brani) e i suoi cavalli di battaglia. Quasi un tutto esaurito in piazza Santissima Annunziata ieri sera a Firenze..

L’artista:

Se non fosse stato per la voce originalissima, che ha Laura Pergolizzi, per colpa della giacchetta, pantaloni e cappellone nero con bandana, poteva essere chiunque sul palco, oltretutto c’erano anche delle colonne di luci alle sue spalle, che non hanno favorito la perfetta visibilità dell’artista. Ha interpretato almeno 5 brani con un ukulele in mano, dalla mia posizione non vedevo se era microfonato lo strumento, ma comunque si sentiva davvero poco. Invece quando ha preso le chitarre, allora si sentivano i suoi colpi di plettro (ho avuto la “fortuna” di trovarne uno sul palco, un comodissimo Dunlop Turtex satinato verde! insieme alla scaletta del concerto… foto).

La sua voce e i suoi fischiettii (nelle canzoni e non) hanno davvero fatto vibrare le vetrate della piazza dove i fortunatissimi proprietari di uffici e appartamenti che si affacciano proprio sulla piazza, hanno potuto assistere allo spettacolo in totale libertà, nel loro dopocena in terrazza o dalla finestra di camera, imbarazzante direi, volendo c’erano tanti abbaini e altri posti sul tetto, mi immagino le foto da quel punto di vista.

Laura ha cantato senza sosta e senza vuoti (solo uno per la verità, ma solo perché c’è stato un piccolissimo problema tecnico dietro al palco) è questo è stato molto positivo per il pubblico che ha saputo mantenere applausi ritmati e cori per tutto il concerto.

La sua voce è impressionante, molto più che nei brani dai dischi, una capacità di modulare e oscillare le note alte, davvero impressionante per una donna della sua statura. Si Laura è proprio minuta e gentilissima.

Infatti ha saputo muoversi e gestire il palco con grande padronanza, per la gioa del pubblico della platea e delle gradinate, ha salutato proprio tutti anche se non si vedeva esattamente lo sguardo dove puntasse.

Nel finale è addirittura scesa dal lato sinistro del palco per farsi prendere dal pubblico. Dopo tanto tempo ha ripreso a gustare questo brivido di essere toccata dai fan e salutare da vicino almeno 30 persone, poi con l’aiuto dei 5 addetti alla sicurezza è stata letteralmente proiettata sul palco, al centro, quindi dopo 5 metri di saluti strattoni e pacche, sembrava che volesse restare ancora li, ma il suo body-guard l’ha guidata fuori dal palco.

Tutto bene per lei e per il pubblico. Spesso, durante i brani si fermava e salutava in attesa dello scatto da qualcuno del pubblico in prima fila. Quindi le ultime strofe e cori dal palco per poi rientrare nel loggiato degli Innocenti, adibiti come camerini per l’occasione.

La Band.

4 musicisti perfetti nelle loro esecuzioni, chitarra, tastiere, batteria e basso. A dire la verità il chitarrista (palestrato) con maglietta aderente e pantaloni rosso fuoco (il colore andava bene, ma erano davvero troppo larghi e… corti!), non era proprio intonato con lo stile della serata, ma si muoveva bene sul palco, con tanti classici “passi da chitarrista”. Ha passato anche altre chitarre tra cui due acustiche.

Il Palco.

Come dicevo all’inizio, le luci incolonnate sul retro e ad altezza musicisti, non hanno fatto ammirare bene lo spettacolo perché erano troppo in asse e molto forti anche se dimmerate. In ogni caso l’impianto illuminotecnico della piazza, per questo MusArt, è stato benfatto, con le colonne e gli archi illuminati con cambia-colore e stroboscopiche. Molti scanner grafici sia sul palco che dalla centrale mixer (foto), con tante console di controllo oltre a quelle audio. Proiezioni grafiche quindi anche sulle facciate della piazza, il che rende molto immersivo ogni spettacolo, avvolgendo tutto il campo visivo del pubblico.

Pubblico.

Apparentemente con una grande presenza di stranieri, che rispondevano prontamente alle battute e ai saluti di LP. Platea piena e quasi piene le gradinate, che per chi non se ne fosse accorto, erano state costruite anche per “contenere” due punti ristoro e il guardaroba, una soluzione molto smart. Lo spazio in se è molto ampio e offre un buon afflusso e deflusso dai posti a sedere, che potevano avere le file leggermente più distanziate, pochi centimetri, non un vuoto da pandemia!

Conclusioni

Pubblico una mini-galleria e qualche spezzone di video della serata, che tecnicamente mi è piaciuta e mi ha lasciato dei bei momenti in mente, vedendo un pubblico che ad un certo punto si è dovuto alzare in piedi per scatenarsi ai ritornelli di LP. Solo un dettaglio negativo sul concerto, (importante) che non mi ha fatto piacere: alcuni brani avevano delle basi pre-registrate specialmente nei brani con i cori o altri suoni, non riprodotti dai sinth del palco. A me Laura è piaciuta per la sua divertente naturalezza sul palco, che infatti ha continuamente eccitato il pubblico, che era molto eterogeneo. Un grosso gruppo (almeno 40 persone) sono salite sulle gradinate dell’Istituto degl’Innocenti, in attesa dell’uscita degli artisti per autografi e foto. Non sono rimasto molto ad aspettare per vedere se sarebbero usciti, ma spero per loro che lo abbiano fatto, perché la temperatura in piazza, in centro a Firenze, era ancora sui 28 gradi anche a quell’ora, e con molta umidità relativa, da queste parti chiamasi afa.

Tutte le foto della gallery sono state scattate da Giuseppe Faienza @realephoto per LiveMedia24

 

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