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La magia dei Beatles torna a teatro con il nuovo Tour di Magical Mistery Story

I Fab Four rivivono nello Show dei The Beatbox e Carlo Massarini

Nel 1967 i Beatles, con un film, fecero partire i loro fan per un viaggio psichedelico sulle note di una canzone intitolata Magical Mystery Tour. Un surreale vagabondare nella campagna di un’Inghilterra che in pochi anni si era trasformata da grigia capitale industriale a variopinta capitale di una rivoluzione che diede nuova vitalità al mondo intero. Cosa è successo in quel brevissimo lasso di tempo? Si può scoprirlo a teatro con Magical Mistery Story. Lo spettacolo raccontato da Carlo Massarini e dalla Tribute band The Beatbox che, dopo il successo dello scorso anno, tra aprile e maggio arriva a Milano, Padova, Palermo, Catania e Cagliari.

Magical Mistery Story  ripercorre  la carriera dei Fab Four facendo rivivere al pubblico i favolosi Swinging Sixities in un susseguirsi cronologico di canzoni e mode. Un tuffo negli anni ‘60 per comprendere come la magia dei Beatles ha cambiato per sempre la storia della Musica e non solo. Sul palco, assieme al noto giornalista, autore e conduttore televisivo, una delle più famose Tribute Band a livello internazionale, The Beatbox.

Carlo Massarini, uno storyteller d’eccezione

Lo Spettacolo musicale tra aneddoti, storie ed approfondimenti permette di scoprire il mito dei Beatles dalle parole di uno dei  maggiori esperti italiani in campo musicale, nonché grande estimatore del quartetto di Liverpool.  Carlo Massarini con il suo storytelling rende davvero unico questo omaggio a John, Paul, George e Ringo. In molti ricordano il conduttore come Mister Fantasy per la sua trasmissione RAI di inizio anni’80, primo programma ad introdurre i videoclip musicali nella nostra TV. La sua carriera lo ha visto anche come autore  di vari programmi e  collaboratore di importanti testate e riviste.

Magical Mistery Story con Carlo Massarini e The Beatbox
Carlo Massarini durante lo Show. Foto: ©GiovanniDaniotti. Per la foto di copertina ©FrancescaGaudenzi

Nel 1988 il giornalista, durante la conduzione della 38° edizione del Festival di Sanremo ebbe l’onore di intervistare George Harrison.  Quell’anno, oltre ad Harrison, fu ospite del Festival anche Paul McCartney.

Massarini in quell’occasione consegnò ad Harrison il premio per il videoclip della sua ‘When We Was Fab’. La canzone che l’ex-beatle ha composto assieme a Jeff Lynne si rifà proprio agli anni ’60. Un pezzo divertente ispirato dal soprannome ‘favolosi quattro’, cioè ‘Fab Four’, con cui venivano chiamati lui ed i suoi compagni. Un ironico salto nel tempo tra le sonorità di quei giorni, con l’amico Ringo Starr alla batteria .

Nel videoclip Harrison reindossa anche la divisa psichedelica con cappello piumato che aveva vestito assieme agli altri nella copertina dell’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band e nel video di Hello, Goodbye  presentato nell’americano Ed Sullivan Show  nel 1967. Le riproduzioni di queste divise sono visibili in ‘Magical Mistery Story’ indossate dai quattro componenti dei The Beatbox.

I Beatles sono stati importantissimi da un punto di vista musicale, ma anche da un punto di vista culturale perchè hanno rappresentato davvero lo spirito degli anni’60.

Carlo Massarini

La Band

The Beatbox nascono nel 2010 da un’idea di Alfio Vitanza e Mauro Sposito, Road manager e  Production manager della band. I due musicisti, all’epoca componenti dei New Trolls, durante un tour ebbero l’occasione di assistere al concerto di un complesso messicano che si esibiva con un tributo ai Beatles. Colpiti dal riscontro che videro nel pubblico, tornati in Italia decisero d’investire in un progetto simile. In pochi anni la loro tribute band,  The Beatbox, si è affermata tra le migliori band di questo genere a livello internazionale tanto che hanno suonato anche davanti ad alcuni personaggi strettamente legati alla storia del quartetto di Liverpool come Pete Best, primo batterista, sostituito poi da Ringo Starr, e Freda Kelly, loro segretaria fin dagli esordi.

La formazione attuale vede Filippo Caretti che interpreta John Lennon, Michele Caputo nelle vesti di George Harrison, Marco Breglia nei panni di Paul McCartney,  Federico Franchi alla batteria come Ringo Starr e Claudio Airo alle tastiere.

Nulla è lasciato al caso, dalla strumentazione vintage, uguale a quella utilizzata dai Beatles, agli arrangiamenti, agli abiti prodotti dalla stessa sartoria che confezionò quelli per le loro tournée americane, ai dialoghi. I Beatbox  ripropongono  ogni aspetto che contraddistingueva i Fab Four e le loro esibizioni sono frutto di un attento studio. Assistendo allo spettacolo si ha modo di  ascoltare gli storici bassi Hofner e Rickenbacker, suonati mancini proprio come Paul McCartney, di lasciarsi coinvolgere dal ritmo della batteria Ludwig di Ringo Starr e di calarsi nelle sonorità dei primi anni sessanta delle chitarre Gretsch e Rickenbacker di Harrison e Lennon.

Si avrà poi modo di vedere ed ascoltare le riproduzioni di  altre iconiche chitarre come la psichedelica ‘Rocky’, uguale in ogni sfumatura di colore a quella dipinta da George, oltre che la sua ‘Lucy’ che gli venne regalata da Clapton. Non manca poi, tra le altre, l’Epiphone Casio beige resa celebre da John Lennon,  che egli sfoggiò nel cosiddetto Rooftop Concert, l’ultimo concerto live dei Beatles tenutosi sul tetto dei loro Studi Apple nel gennaio 1969.

Lo spettacolo che fa rivivere la magia dei Beatles

Lo spettacolo è un’occasione imperdibile per i fan dei Fab Four di immergersi nell’esecuzione di capolavori senza tempo. Dalla Liverpool dei primissimi anni ’60 fino alla Londra del 1970, passando per gli Stati Uniti e per ogni continente, i Beatbox ripropongono live sul palco quella magica storia.  Love Me Do, She Loves You, A Hard Day’s Night, Twist and Shout, Yesterday, Yellow Submarine, Hello Goodbye, While My Guitar Gently Weeps, Hey Jude, Come Together, Let It Be, Get Back sono solo alcune delle hit che  fanno ancora oggi scatenare ed emozionare chiunque le ascolti.

La seconda parte dello Spettacolo include quindi le canzoni che i Beatles non hanno mai eseguito dal vivo, ma solo in studio di registrazione. Dal 1966 i Beatles infatti non hanno più tenuto concerti live, a parte la loro ultima esibizione sul tetto della Apple. Le loro composizioni erano diventate troppo sofisticate e sperimentali per essere riproposte dal vivo con le strumentazioni dell’epoca. Le urla delle loro fan inoltre erano talmente forti da sovrastare il suono della loro musica non permettendogli più di sentirsi tra loro. Dopo aver visto minata anche la loro incolumità, i Beatles chiusero  l’epoca live con il concerto al Candlestick Park di San Francisco,  nell’agosto 1966. Ma con Magical Mistery Story si può immaginare come sarebbe stato assistere ad un concerto successivo a quella data.

La magia dei Beatles, oggi come ieri

 

Mi piacerebbe pensare che tutti i vecchi fan dei Beatles siano cresciuti, si siano sposati, abbiano tutti dei figli e siano più responsabili, ma che nei loro cuori abbiano ancora uno spazio per noi.

George Harrison

Il 22 Marzo di quest’anno ha segnato il sessantesimo anniversario dalla pubblicazione di Please Please Me, il primo album dei Beatles. L’uscita, circa due mesi prima,  del singolo che dà il titolo all’Album ha segnato un evento storico che ha aperto la strada alla beatlesmania che ha conquistato in poco tempo ogni continente, una “mania” che da allora non si è mai spenta e che ancora oggi coinvolge più generazioni.

Ogni anno in tutto il mondo non mancano eventi che celebrano i Beatles e anche l’Italia non è da meno. Il nostro Paese vanta diversi Beatles Days organizzati in varie città che, oltre alla musica, propongono mostre, incontri e presentazioni di libri. Tra i più importanti quelli di Brescia, Bergamo, Torino, Senigallia, Crema, Ferrara e Milano. Ad essi partecipano persone di ogni generazione. Si vedono spettatori più o meno giovani, anziani, teenagers e a volte addirittura dei bambini. Alcuni ragazzini, frequentando questi eventi, si sono appassionati a tal punto da voler imparare essi stessi a suonare lo strumento del loro beatle preferito, diventando con il tempo dei musicisti professionisti. La magia di questa musica senza tempo non smetterà mai di affascinare.

Per approfondire la storia di una band unica che ha cambiato per sempre la Musica e per assistere ad un “concerto impossibile”, come lo ha definito lo stesso Massarini, Magical Mistery Story è uno Spettacolo davvero interessante.

Ecco le date di Aprile e Maggio ed i link a cui acquistare i biglietti,  in attesa dell’annuncio delle tappe estive del tour.

12 AprileTeatro RepowerMilanohttps://rb.gy/xex43s
13 AprileTeatro GeoxPadova https://bit.ly/3Yhc01s
18 AprileTeatro GoldenPalermohttps://bit.ly/3IqF8P7
19 AprileTeatro ABC Cataniahttps://bit.ly/3YnvwKn
24 Maggio – Auditorium Conservatorio – Cagliarihttps://rb.gy/hp2j

 

Per restare aggiornati su ‘Magical Mistery Story’ e sui concerti di The Beatbox potete seguirli sul loro sito web,  su Facebook e su Instagram. La tribute Band ha anche un suo fan club ufficiale denominato ‘Beatboxmania’ anch’esso presente sui social.

 

Diana Stella Tarlindano per LiveMedia24

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