Roberta Faccani: “Senza far rumore” per ricordare Giancarlo Golzi

Un omaggio a Giancarlo Golzi, storico fondatore dei Matia Bazar, il nuovo singolo di Roberta Faccani, "Senza far rumore".

Si intitola “Senza far rumore” il nuovo singolo di Roberta Faccani, voce dei Matia Bazar dal 2004 al 2010, pronta a parlarci di questo omaggio a Giancarlo Golzi, fondatore del gruppo.

Una ballad struggente, rimasta chiusa per anni in un cassetto, e oggi giunta alle orecchie di tutti.

Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle parole di Roberta Faccani.

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Roberta. “Senza far rumore”, il tuo nuovo singolo, è una dedica importante a Giancarlo Golzi, storico fondatore e batterista dei Matia Bazar. Come ha preso forma questa tua idea?

La voglia di poter maggiare Giancarlo Golzi, storico batterista e co-fondatore e anima dei Matia Bazar, nasce da un addio che, purtroppo, non è mai avvenuto. Avrei voluto essere al suo funerale, piangerlo con gli altri componenti del gruppo, ma non ho voluto disturbare le loro nuove dinamiche. Sei anni insieme, per forza di cose, ti restano nel cuore, anche a distanza di anni. Quelle emozioni che non ho avuto modo di esprimere, non espresse, pian piano sono confluite in musica e in un secondo momento in parole. Dovevo qualcosa al grande ‘Capitano Golzi’, che ai tempi aveva voluto il mio ingresso nel gruppo, insieme a Piero Cassano e a Fabio Perversi. Un vero e proprio atto d’amore la mia “Senza far rumore”, un mio personale ricordo.

Che ricordo porti con te di lui?

Insegnamenti importanti, di saggezza e pragmatismo, oltre alla maestria da vero uomo di spettacolo. Al di là del suo lato introverso, però, posso anche dirti che era molto simpatico. Quell’esperienza ha contribuito a formare la donna che sono oggi!

Vocalist e corista, sin dai favolosi anni ’90, per Adriano Celentano, Paola Turci e Ornella Vanoni. Che ricordo hai di quel periodo?

Ricordo la lunga gavetta fatta di tanti sogni e caparbietà. I primi tempi, addirittura, dormivo sopra un materasso e mangiavo soltanto scatolette di tonno. Un modo per risparmiare. Al mattino lavoravo in un bar e di sera cercavo di introdurmi nei locali, cercando di farmi strada.

Progetti futuri di cui poter parlare?

Promuovere il singolo e poi partire in tour con il mio spettacolo, a stretto contatto con musicisti e pubblico. Senza dimenticare di suonare la mia nuova canzone, ricordando Giancarlo.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

 

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