
Luigi Friotto: fare musica senza alcun artificio
Un album importante per Luigi Friotto, "Dedalo", un progetto di cui parlare a cuore aperto...
Fuori dallo scorso aprile “Dedalo”, è il nuovo disco di Luigi Friotto, un labirinto capace di aprire e chiudere le porte dell’animo umano.
Il singolo “Rosmarì” ha anticipato il progetto, regalandoci sonorità particolari.
Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle parole di Luigi Friotto.
Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Luigi. Parliamo di “Dedalo”, il tuo ultimo progetto e del modo in cui ha preso forma?
Una gestazione abbastanza lunga, quella avuta per “Dedalo”, con delle canzoni che sono rimaste chiuse per molto tempo in uno studio di registrazione. Sono usciti due singoli, per l’occasione, “Rosmarì” e “Babele”. In uno dei due testi parlo della grande ‘malattia’ degli ultimi anni, la malattia legata all’incomunicabilità tra persone, all’indifferenza. Motivo per cui nel realizzarle questa canzone ne ho del tutto inventato la lingua.
Possiamo aspettarci di saperti in tour a breve?
Dopo alcune brevi presentazioni, posso dirti che questa estate sarò in giro con i miei musicisti in un format/spettacolo chiamato “concerto sull’acqua”. Un progetto particolare, molto bello, con una platea che ci ascolterà dalla riva. Un’esperienza che auguro a tutti!
Come vivi il pubblico, chi ti segue con affetto da anni?
Sono soddisfatto, appagato, dall’affetto che nutrono per me e vivo tutto ciò con orgoglio. Adoro il fatto che mi fermino per complimentarsi, specie dopo i live, in modo da potermi confrontare con loro.
Cosa consiglieresti ai giovani, a chi vorrebbe poter intraprendere un percorso musicale?
Ai giovani non posso che consigliare di intraprendere la strada più lunga, non di certo la più breve. I giovani tendono ad esagerare con l’intelligenza artificiale, con l’utilizzo di scorciatoie aberranti. Auguro loro di cercare la via più articolata, quella che crea quasi dolore fisico con sessioni di dieci ore di studio, di prove, che alla lunga, credetemi, appagano realmente.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
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