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Diego Conti: la mia strada è la musica!

Ritorno in musica per Diego Conti che è fresco d'uscita con il nuovo singolo "Alcolica"

Il cantautore di Frosinone, Diego Conti, ci regala un nuovo singolo, “Alcolica”, risultato di un sound nuovo, rockeggiante.

Diego Conti, negli anni, ha preso parte a programmi del calibro di X-Factor, Edicola Fiore e molti altri. Il singolo “Alcolica” segna il suo ritorno in musica.

Vi lasciamo alle parole di Diego Conti, al singolo “Alcolica”, al suo immenso amore per la musica, per i mitici The Rolling Stones.

Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Diego, come stai?
Sono in fase di ripresa dall’hangover. Ad ogni modo, sto bene! In questo preciso momento sto ascoltando “Make No Mistake”, di Keith Richards, mentre fuori diluvia, con una tazza di tè caldo davanti ad un fuoco che scotta parecchio. Sono felice di rispondere alle vostre domande.
Raccontaci di come ha avuto inizio questa tua grande passione per la musica?
Non saprei! Di certo posso dirvi che è una dolce maledizione. Forse è iniziata in America, proprio in quell’America di cui ho avvertito il ritmo mentre ero nella pancia di mia madre. Sono cresciuto in una famiglia che mi ha educato all’ascolto, fortunatamente. Adoro artisti del calibro di Bob Dylan, Led Zeppelin, Simon & Garfunkel e tantissimi altri. Ho avuto modo, inoltre, di vedere gli Stones allo Stadio Olimpico di Roma, in occasione del Bigger Bang Tour, e ne sono rimasto letteralmente folgorato. In quel periodo chiesi in regalo la prima chitarra perché sentivo la responsabilità di creare ciò che poi sarebbe stato il mio futuro.
Quali artisti hanno guidato il tuo percorso artistico?
I The Rolling Stones, su tutti e poi Lucio Dalla. Potrei, inoltre, citarti i Guns N’ Roses, The Doors, Joe Cocker, Lucio Battisti, Vasco Rossi, Sixto Rodriguez, AC/DC, Litfiba, Oasis, The Verve e tanti altri.
Di rilevante importanza l’incontro con Andrew Loog Oldham, scopritore e produttore dei mitici The Rolling Stones, appunto. Ti andrebbe di raccontarci di come è accaduto il tutto?
Il nostro incontro è avvenuto in circostante incredibili, ma ti dirò che non è stata una vera e propria coincidenza. Si tratta di destino! Trovo che Andrew sia fondamentale nel mio percorso artistico. Gli sono davvero grato per tutto il tempo che mi dedica. Sono davvero onorato di poter lavorare con lui al mio fianco.
“Alcolica” è il titolo del tuo ultimo singolo. Come è nato questo pezzo e di cosa parla?
“Alcolica” ha avuto vita in seguito ad una notte balorda a Roma. L’ho scritta in totale hangover, come forma inconsapevole di assoluzione dei miei “peccati”. Ad aiutarmi a portarla a termine proprio Andrew Loog Oldham,
Alfredo Rapetti Mogol “Cheope”, e Ivan Antonio Rossi (anche produttore della canzone). Il resoconto schietto, divertito, beffardo, di una notte sfocata e fuori controllo. Una vera e propria avventura rock tra demoni danzanti e la vita sottosopra. È il primo singolo del mio nuovo album prodotto da Fonoprint Studios. Da pochi giorni è uscito anche il videoclip su YouTube. Sarà un disco rock.
Che ricordo hai del Tour Music Fest e del Festival Show a cui hai avuto modo di prendere parte?
Ho dei bellissimi ricordi! Il Tour Music Fest ha rappresentato la mia prima esperienza importante nel mondo della musica. Ero un bambino e ricordo che mi scelsero per la finale in diretta Tv al Piper Club di Roma. Al Festival Show, invece, ho suonato dinanzi a ventimila persone. In quell’occasione la mia famiglia comprese le mie reali intenzioni nel volermi occupare prettamente di musica.
Nel 2016 hai avuto modo di prendere parte ad X-Factor, sostenuto da Arisa, per la categoria Under Uomini. Che ricordo porti con te da quella esperienza?
Ricordo il momento in cui cantai “Rewind”, di Paolo Nutini, con una band pazzesca, dinanzi ad un mito come Patty Pravo. Ero, per di più, su un grattacielo, a Torino, onorato delle parole che la Pravo ebbe poi per me. L’altro ricordo che porto nel cuore è legato all’eliminazione, al ballottaggio. In studio c’erano circa tremila persone che urlavano il mio nome e mi volevano fortemente nel programma. Quel momento rappresentò una vera e propria vittoria personale.
Edicola Fiore è stato il passo successivo. Fiorello, si sa, è un grande mattatore, cosa puoi dirci di lui, di quel periodo?
Sono partito per Roma subito il giorno dopo l’eliminazione. Fiorello si è mostrato disponibilissimo, magnifico. Abbiamo realizzato una puntata che vi invito a guardare. La sua abilità comunicativa è davvero disarmante. Spero di avere il piacere di incrociarlo di nuovo, in futuro.
Nel 2018 è la volta, invece, di Sanremo Giovani. Considerazioni a riguardo?
“3 Gradi”, che bella storia! Scritta e vissuta un anno prima a Sanremo e poi cantata a Sanremo Giovani, un anno dopo, al Teatro Del Casinò. È stato un passo fondamentale per me. La canzone piacque molto. Ricordo ancora le bellissime parole dette da Fiorella Mannoia, in giuria. Una notte davvero emozionante! Ora, finalmente, ho raggiunto la mia dimensione musicale. Aspettatevi solo del buon Rock per il resto dei miei anni!
Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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