Cecilia Quad e la sua “Bella d’estate”
Cecilia Quad riporta in auge un successo di Mango, "Bella d’estate", una canzone indimenticata.
Incontriamo Cecilia Quad in occasione del suo ultimo singolo, una rivisitazione di Mango, “Bella d’estate”, qualcosa a cui tiene molto.
Una canzone che parla d’amore, che trasmette buone sensazioni, che la Quad ha sempee sentito parte di sé.
Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle parole dell’artista.
Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Cecilia. Parlaci di “Bella d’estate”, la bellissima canzone di Mango che hai pensato di riportare in auge. Quali sensazioni sono legate a questo pezzo e all’artista Mango?
“Bella d’estate” è un brano che ho sempre sentito profondamente mio. L’ho scelta perché racchiude una nobiltà melodica e armonica che parla direttamente al cuore e, al tempo stesso, possiede un’anima cinematografica. In questa rivisitazione ho voluto immaginare come potrebbe suonare se fosse la colonna sonora di un film: un’atmosfera epica e intima insieme, dove la voce si muove tra onde sonore come ricordi che riaffiorano dal mare. Mango è stato un artista di rara sensibilità e coraggio, capace di fondere poesia e melodia in modo unico, credo che la sua musica meriti di continuare a vivere e risuonare in forme nuove.
A cosa devi la tua passione per la musica?
La passione per la musica nasce dal bisogno di raccontare emozioni che con le parole da sole non riuscirei a esprimere. La musica è sempre stata per me un linguaggio dell’anima, un modo per dare voce a ciò che è invisibile ma profondamente presente. Fin da bambina, il suono del pianoforte e delle grandi colonne sonore mi trasportava in mondi possibili, e da allora ho capito che volevo dedicarmi a creare e reinterpretare musica che facesse sognare.
Chi è Cecilia? Quali sogni vorresti poter concretizzare e quali palchi calcare?
Cecilia è una sognatrice con i piedi ben piantati nella realtà. Un’artista che ama costruire ponti tra la canzone d’autore e il linguaggio del cinema. Il mio sogno è portare questo progetto su palchi che valorizzino l’ascolto, luoghi dove la musica possa respirare: teatri, festival dedicati alla contaminazione tra arti visive e suono. Mi piacerebbe anche collaborare con il mondo del cinema e della televisione, per dare voce e suono a storie che abbiano un’anima.
Anticipazioni legate al tuo futuro artistico?
“Bella d’estate” è solo il primo tassello di un percorso più ampio: l’EP Se fosse un film, in uscita nei primi mesi del 2026. Sarà un viaggio tra alcuni grandi classici della musica italiana reinterpretati come se fossero colonne sonore. Ogni brano racconterà un’emozione diversa, un frammento di storia da riscoprire con nuovi colori sonori. Sto anche lavorando a inediti che seguono questa stessa linea poetica, dove voce e immagine si fondono per creare qualcosa di senza tempo.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
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