Gianfranco Gallo: ho sempre più voglia di recitare
LiveMedia24 ha il piacere di incontrare Gianfranco Gallo, attualmente impegnato sul grande schermo assieme all'attore e regista Michele Placido.
L’attore Gianfranco Gallo è nel cast de “L’ombra di Caravaggio”, attualmente al cinema, film ad opera dell’attore e regista Michele Placido.
Un incontro molto piacevole, quello avuto con l’attore Gianfranco Gallo, che ci parla de “L’ombra di Caravaggio” e non solo. Gallo, difatti, ci parla anche del prossimo film a cui prenderà parte, “La voce che hai dentro” e dello spettacolo teatrale, “Quartieri Spagnoli”.
A dicembre, Gianfranco Gallo sarà al Trianon di Napoli con “Quartieri Spagnoli”. Adesso vi lasciamo a questa sua intervista, alle sue parole su “L’ombra di Caravaggio”.
Ben trovato su LiveMedia24, Gianfranco, come procede il tuo vissuto?
Come tutti vivo la mia vita calato nei miei tempi. Nessuno può pensare che dopo la pandemia ed i recenti avvenimenti internazionali si possa far finta che niente sia cambiato. Personalmente, anche per questioni mie personali, ho sempre meno voglia di mostrarmi e sempre più voglia di recitare. Le cose possono sembrare in antitesi ma non lo sono affatto.
Una carriera legata all’arte, all’amore per la recitazione. Come ha avuto inizio il tutto?
Ormai me lo sono quasi dimenticato, quella era la parte della vita nel sogno, ci sono uscito da un bel po’. Prima lo raccontavo, ora mi sembrerebbe di parlare di un compagno di scuola che ha cambiato città da quarant’anni. Ora sono un consapevole professionista che quasi sempre sa cosa fare e lo fa con impegno cercando di farsi guidare dal talento, quello meno prevedibile.
Che ricordo hai di tuo papà, Nunzio Gallo? Quale aneddoto a lui legato puoi raccontare ai lettori di
LiveMedia24?
Anche di mio padre oggi cerco di parlane di meno per non inflazionare le narrazioni. Il ricordo più ricorrente però è di lui al pianoforte, io sulle sue gambe e lui che spingeva le mie piccole dita sui tasti. Era sempre di domenica, prima di pranzo.
Tanti i lavori a cui hai preso parte, negli anni. A quale ruolo sei particolarmente legato ancora oggi?
A nessuno e a tutti. Non sono un divo o un Maestro, non mi piace né auto citarmi né fare il professore per cui, cerco solo di fare del mio meglio. I ruoli che ho scelto di fare, evidentemente, mi interessavano in qualche modo. Quanti più ostacoli trovo, però, più riesco a rendere . Se trovo un ruolo facile, è allora che alzo le antenne. C’è qualcosa che mi vuole fregare.
Un ruolo che, invece, non hai ancora avuto modo di portare in scena?
Cyrano.
Abbiamo modo di vederti ne “L’ombra di Caravaggio”, ad opera di Michele Placido. Cosa puoi dirci a
riguardo e quali sensazioni sono legate a questo ultimo lavoro, alla regia dello stesso Placido?
Si tratta di un ruolo che mi ha dato moltissime soddisfazioni e che è stato apprezzato molto da pubblico e critica. La figura di Giordano Bruno la sento molto vicina: febbricitante, coerente, apparentemente delirante. Ma provate a dire sempre la verità e vedete se non sembrerete delirare. Bruno non era solo un rivoluzionario, era un sapiente, uno studioso, non aveva tempo per la mediocrità, per l’ignoranza, era libero e da libero volle morire. D’Annunzio fa dire a Mila di Codra ne “La figlia di Iorio”: “La Fiamma è Bella”. Ebbene sì, lo dico anch’io.
Chi è Gianfranco Gallo nel quotidiano, a telecamere spente?
Non ha molta importanza. Non mi piace parlare della mia vita privata. Ci sono già i social che distruggono le vite.
Un pensiero su Napoli, sull’amore che nutri per lei?
Una sola cosa posso dire: se dipenderà da una mia scelta, morirò qui.
Cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico?
Sto ultimando le riprese de “La Voce che hai dentro”, per Canale5, insieme a Massimo Ranieri, Mariapia Calzone e tanti bravissimi attori. A breve usciranno un paio di film che ho girato e il 25 Novembre tornerò in teatro con Quartieri Spagnoli, uno dei miei spettacoli più visti. Dal 1 al 4 dicembre farò tappa a Napoli al Teatro Trianon.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
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