Una piacevole chiacchierata con Elisabetta De Palo

Tra "Vivere" e "Mina Settembre 3", incontriamo Elisabetta De Palo per parlare del suo amato mestiere e futuro artistico.

LiveMedia ha il piacere di ritrovare Elisabetta De Palo impegnata nella fiction Rai “Mina Settembre”, pronta a portare in scena una tematica importante, l’Alzheimer.

Elisabetta De Palo è una attrice di spessore, legata alla televisione e al teatro, vogliosa di raccontarci del suo percorso e del periodo vissuto nella soap Mediaset “Vivere”.

Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle parole di Elisabetta De Palo.

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Elisabetta. Tra gli ultimi progetti televisivi c’è stato “Mina Settembre”, serie Rai giunta alla sua terza stagione. Cosa ricordi di quel set, dei tuoi compagni di avventura?

La ricordo come un’esperienza bellissima in cui ho interpretato una donna affetta da Alzheimer, una tematica fondamentale di questi tempi. Tutte le famiglie, oggi giorno, vivono una problematica del genere, la mia non è da meno. La ‘mia’ Angelina ha intrapreso questo viaggio verso Napoli, forse l’ultimo per lei, ripensando all’uomo della sua vita, suo marito…

Cosa ricordi di quei giorni, dei colleghi vissuti, come la new entry Chiara Russo con cui hai realizzato la maggior parte delle scene?

La collega Chiara Russo era molto coinvolta dalla storia ed è una persona molto carina. Ricordo con affetto il momento in cui si è commossa, così come ricordo con piacere la regista, Tiziana Aristarco, con cui mi sono trovata molto bene, per non parlare della splendida Napoli…

Un curriculum ricco di esperienze, il tuo, tra televisione, teatro e molto altro…

Ho costruito la mia carriera passo dopo passo, completamente da sola. Cosa di cui sono molto orgogliosa. La popolarità è arrivata con la soap Mediaset “Vivere”, con dieci intensi anni di lavoro. Una soap che mi ha insegnato nel vero senso della parola cos’è questo mestiere, perché fino ad allora avevo fatto tanto teatro.

Che ricordo porti con te di quel periodo?

Le persone, dopo anni, ancora si ricordano di noi, ci amano. Un attestato di stima grande, davvero importante, il poter essere riconosciuti, indimenticati. Abbiamo vissuto i primi cinque anni a Milano e gli altri cinque in Piemonte, nel canavese. Anni in cui mi dividevo, come possibile, sempre tra set e teatro.

Uno spettacolo teatrale da portare in scena prossimamente… cosa anticiparci a tal proposito?

Si tratta di uno spettacolo realizzato proprio dalle mie parti, in Sabina, dal titolo “Donne in-cantate”. Saremo in scena il 28 giugno alla Chiesa di Santa Vittoria a Monteleone Sabino. Vi aspetto!

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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