La cultura digitale passa per il gaming: un rapporto nuovo un’evoluzione inarrestabile

Come si fa a diffondere conoscenza digitale?

La cultura digitale passa per il gaming: un rapporto nuovo un’evoluzione inarrestabile

Come si fa a diffondere conoscenza digitale?

In che modo possiamo diffondere pratiche e competenze, promuovere know how e capacità, studiare, sviluppare e usare strumenti tecnologici in modo nuovo? La risposta è più semplice di quanto pensiamo. La risposta è un gioco, anzi: la risposta è il gioco.

Sì, perché il gaming e con esso tutto il comparto dell’intrattenimento, sta giocando un ruolo cruciale nel profondo cambiamento in atto nella nostra società. Ma facciamo prima un passo indietro e proviamo a definire la cultura digitale, un termine coniato nel lontano 2021. Con questo termine indichiamo tutto l’insieme di conoscenze, di pratiche, di linguaggi e di comportamenti che si sviluppano e si diffondono attraverso l’uso delle tecnologie digitali. Non si tratta solo di competenze tecniche, ma di una vera e propria trasformazione del modo in cui comunichiamo, apprendiamo, lavoriamo e ci intratteniamo. Perché vivere in una cultura digitale significa essere costantemente immersi in contenuti multimediali, piattaforme interattive e reti connesse globalmente. E se sappiamo usarle è anche grazie al mondo del gaming.

Il gaming, non un semplice passatempo.

Ecco allora che nel contesto digitale, il gaming online non è più un semplice svago solitario, ma un universo sociale, creativo e culturale. Videogiochi multiplayer, piattaforme di streaming come Twitch, community su Discord, tornei e-sport: oggi giocare significa anche condividere esperienze, creare contenuti, partecipare a eventi virtuali globali. La cultura digitale ha reso il gamer non solo consumatore, ma anche produttore attivo di contenuti: dai meme sui social, fino ai canali YouTube e Twitch dedicati.

Basti pensare poi all’impatto che titoli come Fortnite, Minecraft o League of Legends hanno avuto nella creazione di ecosistemi e di identità digitali. Quelli che abbiamo appena citato infatti non sono solo giochi, ma ambienti culturali dove si formano gruppi, si sviluppano tendenze e si definiscono nuove forme di socialità digitale.

Il ruolo del gambling secondo Urso (Giochi di Slots): per un digitale responsabile

Il gioco dicevamo. Tutto il gioco, anche quello d’azzardo, partecipa alla creazione di una nuova e più diffusa cultura digitale. Come spiega Silvia Urso di Giochi di Slots, “il gambling online ha ormai cambiato il modo di intendere e di vedere le slot, i casinò e le scommesse. Tutto, infatti, è a portata di clic, accessibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, da smartphone oppure PC. Anche in questo caso, la cultura digitale gioca un ruolo cruciale”. “Le piattaforme di gambling non offrono più solo un’interfaccia per puntare, ma esperienze immersive, spesso gamificate, con grafiche curate, sfide, classifiche e premi virtuali. Ma non solo: queste piattaforme sono luoghi in cui si propone un nuovo modo di stare online e di giocare. Un modo responsabile, sicuro, trasparente, etico. Come? Proprio attraverso la tecnologia, di cui viene sfruttata tutta la capacità rivoluzionaria”, continua Urso.

“È qui che l’Intelligenza Artificiale viene utilizzata per studiare i dati di giocatori potenzialmente patologici, è qui che i chatbot vengono utilizzati come assistenza clienti. È qui che i Big Data vengono usati per il benessere degli utenti e non solo per il marketing, è qui che la crittografia trova un nuovo modo di proteggere dati sensibili ed economici. È qui, insomma, che nasce una nuova cultura digitale. In cui tutti noi siamo chiamati ad avere un ruolo”, conclude l’esperta di Giochi di Slots.

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