Jerry Calà: questo lavoro continua a regalarmi grandi emozioni

“Professione Entertainer” è il nuovo album di Jerry Calà. Quaranta canzoni piene di allegria, di creatività ed energia, per un artista che non ha mai sbagliato nulla.

Jerry Calà, da sempre, è il mito di tanti. Una carriera lunga ben cinquant’anni, la sua, caratterizzata da lavori importanti ed incontri altrettanto noti. L’album, “Professione Entertainer”, è la riconferma di quel successo e ci riporta, lo ricorderete, al mito di Enrico, capovillaggio de “Professione Vacanze”.

Un viaggio nella sua carriera, in questo nuovo album, e nei tanti ricordi, in questo incontro telefonico di giugno. Vi lasciamo a “Professione Entertainer”, al mitico Calà.

Ben trovato su LiveMedia24, Jerry, come stai? 

Sto molto bene, grazie. Gli spettacoli itineranti hanno ripreso il loro percorso, per fortuna, e sono quindi felice di aver totalizzato così tante date. Mi auguro che nessuno stop possa interrompere ancora il percorso di ognuno di noi.

Il tuo ultimo album, “Professione Entertainer”, è da poco in vendita e, a suo modo, sta piacendo al tuo amato pubblico. Come ha preso vita questo progetto?

“Professione Entertainer” nasce da un’idea del presidente dell’Azzurra Music, Marco Rossi. Devo a lui l’idea e, eliminando parte del parlato, devo dire che rende tantissimo all’ascolto. “Maracaibo”, tra l’altro, è il primo singolo che ne è venuto fuori. Sentivo la necessità, post pandemia, di realizzare qualcosa che potesse portare, a suo modo, nuovamente unione tra le persone.

Al contempo, da aprile, sei di nuovo in tour con il tuo show, “50 anni di libidine”. Cosa puoi dirci a riguardo? 

Sono stato felice di tornare ad esibirmi dal vivo, dinanzi al mio affezionato pubblico. Ancora oggi, durante i live, provo emozioni fortissime. Se così non fosse, non avrebbe senso continuare a perseguire tale lavoro.

Il titolo del tuo ultimo lavoro, “Professione Entertainer”, ci riporta al simpaticissimo e amatissimo capovillaggio di “Professione Vacanze”, una serie riproposta ancora oggi nel periodo estivo. Cosa puoi dirci a riguardo?

Parallelismo più che giusto! Volevo proprio riportare il pubblico a quell’estate, a quella messa in onda, a quel “ruolo” con cui sono ancora oggi identificato. L’idea, per fortuna, è piaciuta molto alla casa discografica e, di conseguenza, “Professione Entertainer” è diventato il titolo del momento. Sarei felice di un ritorno della serie, di creare qualcosa che riconduca a me, con dei sottoposti a far da cornice ad una nuova storia. Ne conservo un ricordo bellissimo, anche perché legato alla mia prima, seria, esperienza televisiva. Volevo divertire il pubblico e, a quanto pare, ci sono riuscito.

Posso chiederti un personale ricordo di Virna Lisi con cui hai avuto modo di collaborare? 

Gli schiaffi ricevuti in scena dalla Lisi sono stati i più belli della mia vita! Ritengo un privilegio l’avere avuto la possibilità di lavorare con lei, in passato. Una donna bellissima, colta, d’altri tempi.

Nel tuo vissuto artistico vi è stata una bellissima parentesi con i “Gatti di vicolo miracoli”. Che ricordo ne hai?

Eravamo, e lo siamo ancora oggi, legatissimi. Ad unirci, sin dall’inizio, la possibilità di poter condividere un percorso importante insieme. Un percorso che, solitamente, viene vissuto in solitudine. Ecco, questo è stato il nostro reale punto di forza, ai tempi.

Cosa consigli a chi, un domani, vorrebbe poter intraprendere la strada dello spettacolo? 

Consiglio di non perdere mai di vista la propria persona. Il segreto consiste nel non cambiare, nel mandare avanti i propri sogni in maniera concreta, reale, senza essere artefatti. Non conta la fama, conta capire se ci sono delle buone basi su cui poter costruire una carriera.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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