Ultimi giorni per toccare le montagne al Centro Culturale Candiani di Mestre

La Mostra 'Territoriotipo' è una nuova esperienza sensoriale, visitabile fino al 29 Maggio

MESTRE- Ancora pochi giorni per poter visitare la Mostra ‘Territoriotipo’. L’innovativa esposizione ospitata al Centro Culturale Candiani sarà aperta al pubblico fino a domenica 29 Maggio. Un’occasione unica per toccare con mano le cime alpine.  Una mostra pensata per essere fruibile a tutti.

Le Tre Cime di Lavaredo (BL), uno dei modelli esposti. Foto: ‘Territoriotipo’

Le nostre montagne, riprodotte in piccoli modelli,  sono le protagoniste della mostra ‘Territoriotipo. Montagne di dati, da toccare’ curata da Stefano Cecchetto . L’ evento culturale è organizzato da Prossimi, impresa sociale tra i vincitori del bando “Innovazione di Comunità” promosso dal Comune di Venezia all’interno del programma “La città SIcura di sé”, cofinanziato dall’Unione Europea. Prossimi, che mette insieme innovazione, sociale e impresa, propone nuove modalità e progetti per riflettere sulle potenzialità del supporto tridimensionale nel creare nuove prospettive di conoscenza inclusiva dei patrimoni.

 

 

L’esposizione

In Mostra sono esposti modelli di artigianato digitale prodotti presso Fab Lab Venezia, essi sono disponibili anche per l’acquisto nel sito del progetto ‘Territoriotipo’.   Le montagne e le vallate sono stampate in 3d in materiale bioplastico biodegradabile derivato dall’amido di mais e rifinite manualmente. I materiali e processi produttivi sono quindi a basso impatto, per una produzione responsabile.

I dati digitali utilizzati per la creazione sono stati reperiti attraverso i database online delle amministrazioni e tramite richieste specifiche al Ministero e sono  spesso di difficile consultazione. I dati grezzi appaiono in forma di nuvole di punti, originate da voli aerei che scansionano il territorio grazie alla tecnologia Lidar. Ciascun set di dati ha avuto bisogno di circa una settimana di messa a punto prima di diventare un modello tridimensionale stampabile. Le nuvole di punti sono state convertite in mesh, cioè una superficie grafica a reticolo composta da triangoli.

Dal dialogo tra strumenti digitali e lavoro artigianale hanno dunque preso forma manufatti unici. Oggetti fisici che  omaggiano la ricchezza naturale e culturale delle Alpi e che sono pensati anche per l’accessibilità rivolta a persone con problemi o disabilità alla vista. La mostra infatti è realizzata in partnership con la sezione veneziana dell’Unione  italiana dei Ciechi e degli ipovedenti.  Il progetto permette di esplorare la rappresentazione di un territorio “tipo”, un paesaggio che valorizza il gioco dei pieni e dei vuoti  delle architetture naturali come creste, valli, canaloni, pareti. I modelli, dalla colorazione grigia opaca,  sono arricchiti dalla polvere di dolomia nelle cime più alte. Questo materiale, oltre a creare riflessi, rende le forme ancora più percettibili al tatto.

Le montagne esposte:

  • Tre Cime di Lavaredo,
  • Gruppo del Sassolungo,
  • Marmolada,
  • Valle d’Ampezzo,
  • Monte Civetta,
  • Monte Pelmo,
  • Pale di San Martino,
  • Gruppo del Sella,
  • Monte Grappa,
  • Dolomiti di Brenta,
  • Monte Cervino.
La Mostra esposta al Centro Culturale Candiani di Mestre. Foto: Fabio Morassutto

 

Il Fab Lab di Venezia

Fab Lab Venezia nasce nel 2014  con il desiderio di portare e sviluppare, anche in territorio veneto, i valori del network Fab Lab. Il primo Fab Lab nasce a Boston, come estensione del Center of Bits and Atoms dell’Università MIT. Oggi i Fab Lab sono circa 1.750, distribuiti in 100 nazioni nel mondo. Essi sono  una rete che condivide valori e tecnologie e sono luoghi in cui si fa ricerca applicata sui temi della fabbricazione digitale e dei processi computazionali. Un Fab Lab è quindi uno spazio fisico per l’innovazione e la sperimentazione dove imparare, progettare, costruire, inventare e scoprire.

Il Fab Lab di Venezia è un’infrastruttura di riferimento nel contesto locale e non solo, per la digitalizzazione di processi creativi e culturali, per l’implementazione di nuove pratiche produttive e imprenditoriali e per l’innovazione sociale. Esso è uno spazio di pubblico accesso che appoggia la democratizzazione della tecnologia a favore della creatività, dialogando con aziende, professionisti, artigiani, Enti e Pubbliche Amministrazioni, studenti e Scuole.

Un luogo di condivisione dedito alla cultura digitale, in cui vengono proposti attività e percorsi formativi aperti ai giovani, ai lavoratori, alla cittadinanza, alle categorie sensibili, per insegnare a  padroneggiare la tecnologia in maniera positiva e creativa.

 

‘Territoriotipo’ è un’idea per ricordarci il modo giusto di stare su questo pianeta, conoscendolo e proteggendolo. Ogni modello permette di entrare nel dettaglio delle cime più amate e al contempo sostenere un percorso di riqualificazione e tutela ambientale.’  

–   Leonidas Paterakis e Andrea Boscolo, fondatori di ‘Territoriotipo’

‘Territoriotipo’, non solo a Mestre

Oltre che in questa esposizione in territorio veneziano è possibile  trovare un modello realizzato dal progetto ‘Territoriotipo’ anche in mostra a Cortina d’Ampezzo. La riproduzione della valle d’Ampezzo e delle sue montagne, stampata in 3d in un unico pezzo di un metro di lunghezza, è infatti parte dell’esposizione permanente del Museo Paleontologico Rinaldo Zardini delle Regole d’Ampezzo.

Come spiegano i fondatori del Progetto, esso è pensato anche per offrire  applicazioni legate al turismo esperienziale e formativo. Le rappresentazioni fisiche di grande dimensione, come quella esposta a Cortina,  possono essere utilizzate come supporti didattici  e, anche attraverso il videomapping, i modelli digitali consentono di sperimentare visite virtuali ed immersive del territorio montano.

Il Progetto dunque si rivela utile in diversi ambiti e come incentivo allo studio del territorio.  Esso può favorire un turismo consapevole ed essere un dettagliato approfondimento scientifico, fruibile anche da escursionisti ed alpinisti. Non manca il suo valore anche come supporto a progetti  di tutela e attivismo ambientale. Proprio a questo riguardo è stato deciso che il 10% del ricavato dei modellini in vendita nel sito del Progetto verrà devoluto a progetti locali di tutela e valorizzazione ambientale.

Attualmente ‘Territoriotipo’ sostiene ad esempio la raccolta fondi a favore del Rifugio Pian dei Fiacconi,
storico rifugio situato a 2626 metri sulla parete nord della Marmolada, punto di riferimento per alpinisti e amanti della montagna, travolto da una valanga nel dicembre 2020.

 

Orario d’apertura

Fino a domenica 29.05.22

dalle ore 16.00 alle ore 21.00

Area espositiva terzo piano Centro Culturale Candiani.

Ingresso libero.

INFO > www.culturavenezia.it/candiani 

 

Per approfondire:

Fab Lab Venezia  https://www.fablabvenezia.org/chi-siamo/

Territoriotipo  https://territoriotipo.xyz/progetto

Diana Stella Tarlindano per LiveMedia24

dolomitimostraAlpiTerritoriotipoMestre
Comments (0)
Add Comment