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Margherita Grechi ci parla del suo primo Ep

Margherita Grechi, Dj e musicista della cantante Elodie, pubblica il suo primo Ep di esordio, “Sad Movida”.

Abbiamo avuto il piacere di intervistarla, di chiederle alcune curiosità legate a questo progetto, al suo percorso musicale e alla sua passione per l’architettura. Ringraziamo sin da subito Margherita della disponibilità.

Ben trovata su LiveMedia24, Margherita. Come procede il tuo percorso?

Ciao, bello essere con voi! Il mio vissuto procede bene, tra alti e bassi. Non posso lamentarmi, anche se per la musica è un periodo difficile.

Ci ritroviamo ad affrontare un vissuto difficile, che nessuno si aspettava. Come lo affronti? 

Affronto tutto con filosofia. È l’unico modo per non impazzire, in questi giorni difficili e strani. Questi anni di pandemia mi hanno cambiata e fatta crescere, mi hanno regalato del tempo per fermarmi, riflettere e per scrivere canzoni. Sono stati anni difficili dai quali ho cercato di trarre qualcosa di positivo e in cui ho cercato di trasformare il tempo perso in tempo guadagnato. Siamo cambiati un po’ tutti. Anche Milano è cambiata. Tutti i posti che mi hanno aiutata a crescere, sia professionalmente ma soprattutto personalmente, adesso sono chiusi o in seria difficoltà. Nel mio piccolo, cerco di sostenere chi si trova in difficoltà e lavoro affinché questo incubo passi il più velocemente possibile.

A cosa devi il tuo amore per la musica? 

La musica mi ha sempre accompagnata, sin dalla nascita. Sono cresciuta con le cuffie alle orecchie e una grande fame di musica. Da piccola, per un periodo, ho studiato pianoforte ma, all’epoca, non ero appagata da ciò. Crescendo, invece, ho scoperto quanto fosse importante prendere lezioni di piano. La chitarra, invece, ho iniziato a suonarla da sola, chiedendo a mio padre di regalarmene una, imparando gli accordi delle canzoni che amavo da bambina. Ho imparato a fare la Dj, negli anni, lavorando in un locale, per puro gioco. La curiosità che ho sempre nutrito verso questo mestiere, verso la musica, mi ha portata a raggiungere traguardi che mai avrei immaginato.

Parlaci del tuo primo Ep di debutto, “Sad Movida”. Cosa puoi dirci a riguardo?

Scrivere, da sempre, rappresenta una necessità, più che una scelta razionale. Mi sono ritrovata con dei fogli pieni di parole e tantissime note sul telefono ed ho quindi deciso di dare un senso a tutto. Un percorso bellissimo e, allo stesso tempo, liberatorio. L’avanzare della pandemia e il successivo lockdown, hanno fatto sì che potessi dedicarmi a questo Ep, insieme ad Alessio Buongiorno e Davide Foti, due bravissimi produttori. Sad Movida parla di quello che ci siamo persi a causa della pandemia. Un flusso di coscienza, una conversazione sincera e personale con me stessa di ritorno da una serata in discoteca. Un discorso a cuore aperto tra me e la luna, che accompagnava il mio cammino. Nell’Ep si parla di storie d’amore a metà, di ferite aperte, di quei mostri che abitano le nostre teste e della paura del futuro che ci tiene sempre con il fiato sospeso.

Una laurea in architettura ed una forte passione per la musica. Come riesci a scindere le due cose?

Si parla di due grandi passioni. Non ho potuto far altro che portare avanti entrambe. Suonavo mentre frequentavo l’università. Nel frattempo, arrotondavo facendo la Dj in un locale. La musica, a piccoli passi, ha poi preso il sopravvento, facendo passare la passione per l’architettura in secondo piano. Attualmente sono una Dj Resident al Rocket Club di Milano e collaboro, come Dj, per Elodie, ma non disdegno i lavori che mi vengono commissionati come architetto, specie per gli amici.

Come ci anticipavi, sei Dj e musicista per Elodie. Cosa puoi dirci circa il percorso in musica che vivete insieme da alcuni anni?

Lavorare con Elodie mi ha arricchita, permettendomi di avere maggiori strumenti di crescita, sia dal punto di vista professionale che personale. Il suo staff, ai tempi dell’uscita di “Margarita”, cercava una Dj per far sì che questo progetto potesse girare. Mi hanno contattata, ci siamo conosciute, ed abbiamo iniziato a provare, innamorandoci l’una dell’altra. Avevo da poco vissuto un momento brutto, ma il carattere di Elodie, la sua vitalità, mi hanno rimessa al mondo, dandomi una sveglia. Le devo un grazie enorme, sincero. Quando siamo in giro per lavoro, insieme alle altre ragazze della band, ridiamo spesso, ci prendiamo in giro, realizziamo scherzi, proprio come se fossimo tutte sorelle. Lavorare con Elo è una delle cose più belle, stimolanti e divertenti che mi siano mai capitate.

Dove speri che possa portarti questa strada?

Non amo vivere di aspettative, di false illusioni. Mi sono avvicinata alla musica senza alcuno scopo preciso, semplicemente per l’urgenza che avevo di viverla. Spero solo che questo percorso mi permetta di poter collaborare con più persone possibili, crescendo sempre più in tale ambito. Per quanto riguarda il mio Ep, mi auguro che possa aiutare le persone a sbloccarsi, come è accaduto a me, esorcizzando le proprie paure. Averlo scritto, oggi, rappresenta una vera e propria vittoria.

Progetti futuri?

Nuovi brani fervono in cantiere, così come i live, pandemia permettendo. Il primo si terrà all’Arci Bellezza, il 9 marzo.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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