Cochran-Siegle si conferma il più veloce a Bormio, Paris diciottesimo

Mancava dal 2006 una vittoria in un SuperG agli Stati Uniti; l’ultimo a salire sul gradino più alto del podio fu un certo Bode Miller. Oggi, dopo 14 anni, sulle nevi di Bormio, è Ryan Cochran-Siegle a vincere di prepotenza, lasciandosi alle spalle, a ben 79 centesimi l’austriaco Vincent Kriechmayr.

Ryan Cochran-Siegle impegnato nel SuperG di Bormio. (Foto: Sergio Bisi/LivePhotoSport)

Che l’americano fosse in splendida forma, lo si era già capito in Val Gardena, (secondo nella discesa libera), ma ancor più nelle due prove cronometrate disputate sui pendii della Stelvio, dove per entrambe fissò il cronometro su il miglior tempo assoluto.

Nel SuperG di oggi, l’atleta statunitense pennella alla perfezione ogni singolo tratto della discesa confermando il feeling con la pista Valtellinese già dimostrato in prova; ma è nella parte centrale del tracciato che Ryan Cochran-Siegle stupisce per l’eccezionale condotta di gara e confeziona la sua prima vittoria in Coppa del Mondo.

Ryan Cochran-Siegle all’arrivo (Foto: Giorgio Panacci/LivePhotoSport)

Al traguardo gli avversari subiscono tutti distacchi abissali; Kriechmayer chiude al secondo posto con 79 centesimi di ritardo, terzo, a 94 centesimi il norvegese Adrian Smiseth Sejersted. Lo specialista delle discipline veloci, Aleksander Aamodt Kilde si deve accontentare della quarta piazza.

Male gli italiani in gara: Dominik Paris, dopo l’illusione del sesto posto in prova, chiude 18° con oltre due secondi di ritardo; segno inequivocabile che il suo stato di forma, è ancora ben lontano da quello precedente il suo infortunio.

Secondo tra gli azzurri, Matteo Marsaglia (26°) Emanuele Buzzi chiude 30°, subito dopo di lui, ad oltre due secondi e mezzo dal vincitore, uno sconsolato Innerhofer.

Ryan Cochran-Siegle (Foto: Giorgio Panacci/LivePhotoSport)

Domani alle 11:30 la discesa libera chiuderà il programma della due giorni mondiale della Valtellina; Dominik Paris ce la metterà tutta per cercare di migliorare la prestazione odierna; dovrà cercare maggiore fluidità nella conduzione degli sci, specie nelle parti meno tecniche della pista.

Roberto Tommasini per LiveMedia24

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