Il cambio di passo del rugby italiano

Dal nuovo Presidente Marzio Innocenti i tifosi si aspettano quel rinnovamento che da anni manca. Innocenti sarà capace di questo?

Il prossimo 11 settembre partirà ufficialmente la nuova stagione rugbiscica con il primo turno della Coppa Italia.  Il 25 settembre la prima del campionato Peroni TOP 10.  Da qui partirà la sfida alla detentrice del titolo il Rugby Rovigo.

Foto: Alfio Guarise/LiveMedia

E’ la prima stagione del nuovo Presidente Federale Marzio Innocenti, eletto al primo scrutinio ( con il 56% dei voti) nell’assemblea elettiva di marzo scorso. Da lui, tutto il mondo rugbisti italiano si aspetta quel cambiamento, quell’inversione di marcia che nell’era Gavazzi non c’è stata. Rinnovamento, rilancio, sono state le parole d’ordine della campagna elettorale, ora Marzio Innocenti dovrà dar seguito con decisioni forti, di vero cambiamento.

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Il rugby italiano ha perso interesse mediatico. Il campionato TOP 10 ha abbassato ulteriormente il suo livello tecnico.  Della Nazionale non ricordiamo più un’importante vittoria, In Pro 14, Benetton e Zebre non riescono ad avere quella marcia in più per essere considerate squadre di prestigio. Il rugby di base sopravvive fra mille difficoltà, grazie anche a presidenti coraggiosi e volenterosi. Accademie federali che faticano a formare e far emergere atleti di spessore. Insomma un quadro abbastanza catastrofico, al quale il Presidente Federale deve dare delle risposte, con decisioni forti e di rottura.

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Il prossimo Campionato TOP 10 vedrà impegnate le stesse formazioni, visto che nel precedente non ci sono state retrocessioni e tantomeno promozioni. Al via Lazio Rugby, Valorugby Emilia, Petrarca Rugby, Sitav Rugby Lyons, Rugby Calvisano, FFOO Rugby, Mogliano Rugby, Femi CZ Rovigo, Rugby Colorno e Rugby Viadana.

Le favorite per i playoff? Valorugby, Petrarca, Calvisano e Rovigo su tutte.  La finale per il titolo il 28 maggio. Nell’attesa del nuovo inizio, la speranza è che il rugby sappia ritrovarsi e soprattutto riacquistare sull’interesse che merita.

Luigi Mariani per LiveMedia24

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