Scottature e ustioni: i livelli di gravità e i rimedi

Ustioni e scottature: i livelli di gravità

Scottature e ustioni: i livelli di gravità e i rimedi

Scottature e ustioni sono fra le lesioni cutanee più diffuse in assoluto che possono interessare qualsiasi persona, senza particolari distinzioni per quanto riguarda il sesso e l’età. Vale la pena puntualizzare che i due termini sono usati spesso come sinonimi, anche se tecnicamente non sono la stessa cosa.

Con il termine scottatura ci si riferisce a una lesione cutanea determinata dal calore umido; ne rappresentano esempi classici le lesioni cutanee causate dal contatto con acqua bollente, con il vapore acqueo, con l’olio caldo o comunque con altri liquidi incandescenti (per esempio un caffè appena fatto). Le scottature sono molto frequenti in cucina, dove si ha a che fare continuamente con liquidi caldi e vapore.

L’ustione, invece, è una lesione cutanea causata dal contatto con una fonte di calore secco, come per esempio una fiamma, un ferro da stiro, una pentola sul fuoco, un metallo incandescente. Si parla di ustioni anche nel caso di quelle lesioni cutanee provocate da sostanze chimiche, elettricità o radiazioni (per esempio, nel caso di un’eccessiva esposizione al sole, la terminologia corretta sarebbe “ustione solare” e non “scottatura solare”).

Queste lesioni possono essere più o meno gravi ed è appunto in base alla gravità che si devono scegliere i rimedi per le scottature e per le ustioni.

Ustioni e scottature: i livelli di gravità

Ustioni e scottature possono essere classificate in base al loro livello di gravità. Tipicamente se ne distinguono quattro. Il primo grado è quello meno grave, anche se il dolore all’inizio può essere molto intenso; è una lesione superficiale caratterizzata dall’arrossamento dell’epidermide.

Le lesioni di secondo grado (dette “a spessore parziale”) non coinvolgono soltanto l’epidermide, ma anche il derma. Generalmente si formano vesciche piene di liquido chiaro e il dolore può essere molto intenso.

Una lesione di terzo grado è piuttosto grave, danneggia infatti tutti gli strati della pelle: epidermide, derma e strato adiposo sottocutaneo e la pelle assume un aspetto “bruciato”.

Il quarto grado è quello più grave perché il danno può coinvolgere anche muscoli, tendini, legamenti e osso. Nelle lesioni di questa gravità non è esclusa l’amputazione.

Ustioni e scottature: quali sono i principali rimedi

Quando le lesioni sono gravi (terzo e quarto grado) è necessario recarsi urgentemente al Pronto Soccorso più vicinoperché è fondamentale un trattamento adeguato nel più breve tempo possibile. Il problema assume una gravità maggiore se riguarda soggetti in età pediatrica o persone molto anziane, diabetici o soggetti immunocompromessi.

Se, invece, la lesione è di lieve entità (primo o secondo grado), può essere gestita anche in ambito domestico, ricorrendo a una crema idratante ed emolliente (si può chiedere consiglio a un farmacista per la scelta del prodotto più idoneo). Prima di applicare il prodotto è però necessario pulire con cura la ferita utilizzando impacchi di acqua fredda.

Eventuali vesciche non devono esserebucate” (una pratica comune, ma sbagliata, perché aumenta il rischio di infezioni).

Nel caso di ustioni da eccessiva esposizione solare non è inusuale che insorgano febbre e/o emicrania. In questo caso, dietro consiglio medico, si può ricorrere a principi antinfiammatori/analgesici come per esempio l’ibuprofene o il paracetamolo; quest’ultimo viene di norma preferito al primo nel caso in cui il soggetto sia in età pediatrica. È sempre comunque il medico che suggerirà quale farmaco si dovrà eventualmente assumere.

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