Generazione Z, tra eco-ansia e dubbi sul riciclo



ROMA (ITALPRESS) – Promossi in teoria, rimandati in pratica. È la fotografia della cosiddetta Generazione Green, giovani attenti all’ambiente ma ancora incerti quando si tratta di agire concretamente. A dirlo è un’indagine realizzata dal portale studentesco Skuola.net insieme a Corepla, il Consorzio nazionale per il riciclo della plastica, che ha coinvolto oltre 2.500 ragazzi e ragazze tra i 16 e i 34 anni. Dalla ricerca emerge un quadro in chiaroscuro. Quasi tre giovani su quattro si dicono preoccupati per la dispersione delle plastiche nell’ambiente, e solo una piccola minoranza, il 5%, ammette di non sentirsi toccata dal problema. Ma quando si passa alla pratica, le certezze vacillano: uno su cinque dichiara di non conoscere bene le regole della raccolta differenziata, e oltre la metà si sente “solo parzialmente sicuro” di fare la cosa giusta. La buona volontà, però, non manca. Nove ragazzi su dieci dichiarano di fare spesso la raccolta differenziata, e uno su due presta attenzione alla sostenibilità delle confezioni quando fa la spesa. Tuttavia, gli errori non mancano: solo il 39% sa che il polistirolo va nella plastica, e appena il 35% smaltisce correttamente i giocattoli. Quando serve informarsi, i social network restano la fonte principale per l’80% degli intervistati, seguiti da siti web, scuola e famiglia. Ma è proprio qui che si annida il rischio di informazioni incomplete o imprecise. Per questo cresce la richiesta di una formazione ambientale più solida, soprattutto a scuola. Per Skuola.net e Corepla, nonostante i giovani abbiano una forte coscienza ecologica, hanno bisogno di strumenti pratici per metterla in atto, come percorsi di educazione continua per trasformare la buona volontà in comportamenti efficaci e consapevoli — a beneficio dell’ambiente e del futuro di tutti.

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