System of a Down: il ritorno dopo 15 anni

I System of a Down” annunciano il loro ritorno dopo ben 15 anni con due nuovi singoli: Protect The Land” e “Genocidal Humanoidz”.

Singoli realizzati a seguito del recente conflitto tra Artsakh e Azerbaigian, responsabile quest’ultimo con il sostegno della Turchia, di essere artefice della più grande violenza che il paese abbia subito in 26 anni.

Questo loro silenzio, dopo anni di successi multiplatino e la vittoria di un Grammy, era divenuto ormai obsoleto. Ed eccoli così nuovamente in studio, insieme: Daron Malakian (chitarre, voce), Serj Tankian (voce), Shavo Odadjian (basso) e John Dolmayan (batteria).

I System of a Down: Daron Malakian, John Dolmayan, Serj Tankian, Shavo Odadjian

Probabilmente siamo l’unica rock band che ha dei governi come nemici, l’unica rock band che è in guerra; ho scritto queste canzoni per sostenere il morale delle nostre truppe e degli armeni in tutto il mondo”, afferma Daron Malakian

John Dolmayan, il batterista della band, è stato il primo a sentire di dover fare qualcosa ed ha quindi contattato gli altri componenti, scrivendo loro: Non importa cosa pensiamo l’uno dell’altro, non importa quali problemi ci siano stati nel passato, dobbiamo metterli da parte perché quello che sta accadendo è più grande dei System Of a Down e più grande di tutti noi … dobbiamo fare qualcosa per sostenere il nostro popolo”.

In seguito anche Tankian ha voluto dire la sua: Le aggressioni e le ingiustizie continue contro il popolo armeno in Artsakh e in Armenia da parte dell’Azerbaigian e della Turchia sono una violazione dei diritti umani e un crimine di guerra. Tutti noi System ci rendiamo conto che questa è una battaglia esistenziale per la nostra gente, quindi è molto personale per noi. Ciò di cui abbiamo bisogno in questo momento è che il mondo metta da parte la politica e sostenga l’Armenia sanzionando la Turchia e l’Azerbaigian e riconoscendo l’Artsakh”.

L’unica cosa da fare era quindi mettere in musica tutte quelle sensazioni, quelle parole che avevano nel cuore annesse alla rabbia di quel momento. Odadjian si è occupato, come sempre, di curare il video musicale e la copertina del progetto; “volevo mostrare l’unione della nostra gente in tutto il mondo per una causa comune, illustrando il potere in numeri. Quindi abbiamo riunito persone di tutte le età e professioni che credono e lottano per questa stessa causa. Una cosa è avere un’idea, ma vederla prendere vita come è successo con questo video, è stato semplicemente incredibile”.

Entrambe le tracce, prodotte da Malakian che è stato anche autore della musica e dei testi, sono disponibili in digitale : (https://SMI.lnk.to/PTLGH).

La band ha inoltre avviato una raccolta fondi a sostegno della popolazione colpita. Tutti i proventi sono destinati all’ARMENIA FUND.

 

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