Niccolò Fabi – Arena di Verona – 2 Ottobre 2022

Un concerto “intimo”  per i 12000 dell’Arena di Verona, non solo musica, ma anche  la narrazione della vita artistica del cantautore roman

Niccolò Fabi sceglie l’Arena di Verona per festeggiare i suoi 25 anni di attività. Una serata evento che, ricorda lo stesso Fabi, è la tappa più importante della sua carriera

Più che stare in Arena, sembrava di stare in un piccolo e riservato club, già dall’opening l’idea che Niccolò Fabi volesse attorno a se i 10000 dell’Arena era chiara. Sul palco solo un cerchio di luci, quasi a raffigurare il pubblico raccolto attorno al cantautore che inizia la sua serata ricordando la volta in cui sul palco dell’Arena c’è salito, ma non da solo.

Era il 2015 quando Niccolò Fabi tenne assieme ad Max Gazzè e Daniele Silvestri un’altra serata memorabile per la musica italiana d’autore. L’Arena, esorta lo stesso Fabi, è per me il luogo per me è per la mia musica, meno congeniale. Con il senno di poi, ci sentiamo di smentirlo fortemente, e a noi si uniscono gli spettatori che da ogni angolo d’Italia sono arrivati in riva all’Adige per l’unica esibizione del 2022 di Fabi.

Niccolò Fabi guitar solo nella prima parte del concerto all’Arena di Verona.

Nella prima parte de concerto, Niccolò Fabi è da solo sul palco: lui è la sua chitarra. Due soli fasci di luce lo illuminano. Fabi parla molto, si racconta, a tratti si sfoga anche. Sempre con il suo tono calmo e pacato, sul quale ci scherza anche su…

“Quando andate ad un concerto di Fabi, dice lo stesso, mettetevi il trucco leggero per si balla e si suda”.

La sottile ironia di Niccolò Fabi ritorna spesso durante la serata e riesce a strappare più di qualche risata al pubblico presente. Terminati i primi dieci brani acustici, qualche minuto d’interruzione e sul palco ad accompagnare Niccolò Fabi, sale l’Orchestra Notturna Clandestina, diretta dal maestro Enrico Melozzi.

Niccolò Fabi sul palco assieme all’Orchestra Notturna Clandestina.

Ad accompagnare l’orchestra, alla chitarra Roberto Angelini, e Filippo Cornaglia alla batteria. I brani suonati con l’orchestra sono stati riarrangiati da Yakamoto Kotzuga. Il palco prende vita, e colore, l’atmosfera del club di città si allontana. Ora è un vero concerto davanti a migliaia di persone che ascoltano, e applaudono i venticinque anni di carriera di un Fabi, oggi più che mai maturo e come ribadisce  lui, in pace con se stesso.

A chiudere la serata areniana “Di aratro e di arena” il nuovo brano proposto in anteprima al pubblico di Verona (è uscito ufficialmente il giorno successivo). Un brano rimasto per tanti anni nel cassetto e che trae ispirazione dal segno zodiacale di Fabi, il toro. Il brano sarà contenuto nel nuovo album di inediti, la cui uscita è prevista per il 2 dicembre. A seguire, con i primi mesi del 2023, partirà anche il tour teatrale di Fabi che toccherà i più importanti teatri lungo lo stivale.

 

La splendida cornice dell’Arena di Verona.

Questa la scaletta completa del concerto all’Arena di Verona.

Guitar solo.

  • Il mio stato
  • Una somma di piccole cose
  • È non è
  • Facciamo finta
  • Io sono l’altro
  • Vento d’estate
  • Ecco
  • Vince chi molla
  • Sedici modi di dire verde
  • Oriente
  • Il negozio di antiquariato

Con l’Orchestra Notturna Clandestina

  • Andare oltre
  • A prescindere da me
  • Ha perso la città
  • Solo un’uomo
  • Filosofia agricola
  • Una mano sugli occhi
  • Costruire
  • Una buona idea
  • Lasciarsi un giorno a Roma
  • Di aratro e di arena

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Articolo a cura di Roberto Tommasini per LiveMedia24

Foto di Roberto Tommasini per LivePhotoMusic

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