Premio Tenco: doppia vittoria per Lucio Corsi con “Volevo Essere un Duro”

Il cantautore toscano vince le Targhe come “Miglior album in assoluto” e “Migliore canzone singola”

Svelati i nomi dei vincitori dell’edizione 2025 del Premio Tenco: doppia vittoria per Lucio Corsi con “Volevo Essere Un Duro”. Gli altri vincitori sono La Niña, Anna Castiglia, Ginevra Di Marco, Caroline Pagani

Il 2025 è sicuramente un anno che lascerà il segno nella carriera del cantautore toscano di Vetulonia (GR). Dopo il sorprendente secondo posto al Festival di Sanremo e la meritatissima quinta posizione all’Eurovision Song Contest una nuova sorpresa al Premio Tenco:  doppia vittoria per Lucio Corsi con  Volevo essere Un Duro. Corsi con il brano presentato lo scorso febbraio si è aggiudicato la targa che premia la miglior canzone, ma suo è anche il premio per il miglior Album in assoluto, proprio con la pubblicazione che prende il titolo dalla stessa composizione.

Un trionfo che conferma la qualità della musica composta dal trentunenne che, con più di dieci anni di carriera alle spalle, ha ora  raggiunto il grande pubblico. In questi ultimi mesi i suoi tour, quello primaverile nei club, ed ora quello estivo in corso, stanno segnando il tutto esaurito in quasi tutte le tappe. Tra le date più recenti un’indimenticabile serata che ha visto 15000 spettatori incantati all’Ippodromo Capannelle di Roma dalla consueta band di 7 elementi con l’aggiunta di un’orchestra di fiati, percussioni e cori femminili, magia che si ripeterà il 7  settembre all’Ippodromo Snai San Siro di Milano.

Corsi è il quarto artista ad aver vinto della stessa edizione del Premio entrambe le targhe, prima di lui solo Fabrizio De André, Paolo Conte e Samuele Bersani.

Sono onorato, grazie mille. Sogno un futuro in cui questa rassegna abbia la stessa visibilità del Festival di Sanremo. Grazie ancora!  

Lucio Corsi

Lucio Corsi posa con la storica chitarra Wandrè Rock Oval che lo ha accompagnato durante le sue esibizioni sul palco del Teatro Ariston e alla St. Jakobshalle di Basilea. Foto: Tommaso Ottomano

Lucio Corsi con “Volevo Essere un Duro ha cantato un messaggio che ha conquistato tutti

“Non sono altro che Lucio”,  essere se stessi sempre, questo è il messaggio che Corsi ha voluto trasmettere con la canzone Volevo essere un Duro. Come ha ribadito più volte lo stesso autore la canzone parla del fatto che questo mondo ci vuole perfetti come i fiori o duri come le rocce, ma è difficile essere così nella vita reale. Anche i fiori in fondo sono appesi ad un filo. La Terra è una sfera ed è difficile starci in equilibrio.  Spesso si sogna di essere qualcosa che non si è, ma quel sogno magari non è meglio della realtà. Un messaggio di autenticità dunque, quella che Corsi continua a mostrare nelle sue interviste,  nelle sue apparizioni televisive, come anche nel mondo esterno quando incontra i fan ai suoi concerti.

Lucio con la sua canzone, composta assieme al suo amico fraterno Tommaso Ottomano, coautore dell’ intero Album,  oltre agli appassionati fan di vecchia data che lo seguono ormai da anni, in poco tempo ha conquistato una nuova fetta di pubblico, che comprende proprio tutti, dai bambini ai ragazzi, dagli adulti a persone anche più mature. Molti trovano in lui quello che mancava alla proposta musicale attuale, una musica che ricorda i classici di un tempo, suonata e cantata senza artifici, ma che si inserisce perfettamente nel nostro presente con originalità, nuova eleganza, fantasia e profondità.

Il brano, proprio per il suo messaggio, è stato scelto  da alcuni insegnanti come spunto per alcune attività didattiche e notizia di febbraio è che il suo testo e la sua melodia hanno avuto anche un effetto positivo per un bambino con difficoltà nel linguaggio. Un ulteriore riconoscimento che rende veramente speciale la composizione che al Festival di Sanremo ha vinto anche il Premio della Critica Mia Martini.

Una canzone, il titolo di un intero Album

Il brano Volevo Essere un Duro, parafrasando le parole dello stesso Corsi, ha trovato alloggio in un condominio, cioè un Album,  popolato da tanti inquilini differenti, le diverse canzoni con i personaggi, veri o immaginari, che le animano. L’album premiato con la Targa Tenco per il Miglior album in assoluto era candidato assieme a Siamo in Cattive Acque di Piero Ciampi, a Nuovospaziotempo di Emma Nolde, a La Promessa della Felicità di Federico Siriani e a L’albero delle Noci di Brunori Sas, amico ed estimatore di Corsi da anni.

Volevo Essere un Duro (Sugar, 2025) contiene nove canzoni che sanno catturare l’ascoltatore trasportandolo all’interno di altrettante storie senza tempo. Un album con cui Corsi ha provato per la prima volta a parlare di persone in modo più terreno rispetto ai suoi lavori precedenti in cui parlava sempre della gente, ma con tono più distaccato dalla realtà, rifacendosi ad animali o ad altri elementi naturali o fantastici. L’album però, nonostante questa nuova visione, non manca di immagini poetiche o di descrizioni fantasiose che rendono unico questo disco che, come specifica l’autore, contiene 2632 parole.

Corsi stringe tra le mani una copia del vinile di “Volevo Essere un Duro”. L’illustrazione di copertina di questo album, come anche quelle dei tre album precedenti e della raccolta dei suoi primi due EP, è opera di sua madre, Nicoletta Rabiti, che si dedica alla pittura come hobby. Foto: Instagram @lucio_corsi

“Volevo Essere un Duro”  viaggio tra ricordi e fragilità

L’album, classificatosi disco di Platino, disponibile in versione Vinile, CD e digitale, inizia con la dolcissima Tu Sei il Mattino che ci porta nei ricordi di un giovane protagonista tra amore, scoperte,  scuola e fughe sognanti. (…Tu sei il mattino/Una Porta su Marte/ Sei il mio cuscino/ Dalla giusta parte/ Fu amore per la prima volta/ Io e te/ Tra la gente che non sogna…).

Il viaggio prosegue con Sigarette con la quale Corsi parla con visioni davvero poetiche ed intime delle debolezze e della solitudine, svelandoci forse un periodo complesso del suo passato recente (…Così non corro il rischio di diventar vecchio/ Non lascio figli/ Ma un posto libero in più in un parcheggio/ Che è sempre meglio di niente/ Per stare soli servono carezze)

Arriva poi Volevo Essere un Duro con la sua profonda constatazione sulla vita (… Quanto è duro il mondo/ Per quelli normali/ Che hanno poco amore intorno/ O troppo sole negli occhiali…) .

Il viaggio musicale dell’Album continua con tre particolari compagni d’avventure

Si approda dunque nel mondo sgangherato e senza tempo di Francis Delacroix, con la quale Lucio ci racconta le prodezze vere, o reinventate, del suo amico fotografo originario di Volpiano in Piemonte. Il personaggio, probabile primo caso di amico immaginario condiviso, appare spesso durante i suoi concerti, ma forse si tratta di un allucinazione collettiva… (… Francis Delacroix/ Francis Delacroix/ Lo trovi in Via dei Matti/ Ad insegnare ad una mosca/ Come si fa/ A dar del filo da torcere ai ragni…).

Sonorità quasi Rock and Roll ci portano con Let There Be Rocko  a conoscere un altro personaggio: Rocco, il bullo della scuola media, il tipico ragazzino che ha rovinato l’adolescenza di ciascuno di noi. L’immancabile prepotente di turno che distruggeva i nostri sogni  trascinandoci in una brutta realtà (… Quando eravamo in gita/ Sul pullman a due piani/ Sedevo accanto a Rita/ Che regalava baci/Entrando in galleria/ Col buio tutto intorno/ La sentivo mia / Aprivo gli occhi e aveva già cambiato posto…)

Il Re del Rave,  ultimo personaggio dipinto in questo stravagante trittico, ci fa immergere in infinite visioni surreali  (… Il Re del rave/ E’ cascato nell’Arno/ Il Re del rave/ Lo ha inventato Leonardo/ Il Re del rave/ La notte nelle tende / La polvere che prende fa bingo/ Vede il padre eterno che suona una Gibson…)

La parte finale del disco mostra la vita da diverse prospettive…

Situazione complicata, come già si capisce dal titolo, ci trasporta all’interno di un’intricata storia d’amore in cui la voce narrante dal cuore ingarbugliato è protagonista di una fuga e di un ritorno, come dice Corsi, “con la coda tra le gambe”. Una canzone poetica in cui non manca l’ironia (… Ho voglia di aspettare con lei/ Un treno che ritarda/ E rovinare un grande amore/ Che non mi riguarda/ La amo ma nessuno lo sa/ E’ il fiore che ho nascosto in un libro…)

La melodia allegra di Questa vita fa invece notare che anche le cose leggere possono a volte schiacciarci come se avessero un peso… Qui ritorna in nuova veste anche il messaggio di Volevo essere un Duro: il dare valore alla diversità che ci rende unici (... E vivo nei ricordi/ Almeno quelli miei/ Li ho maledetti più di una volta/ E quelli persi li rivorrei…)

Il viaggio si conclude con Nel Cuore della Notte, una profonda ballata piano e voce con la quale il cantautore ci accompagna per oltre sei minuti tra le strade di provincia che sfiorano i campi di fieno, vagando tra amicizie, ferite, gatti con ancora poche vite e fari di un camion, o di un treno in ritardo, in viaggio nell’oscurità. Le visioni, molte delle quali cupe, lasciano poi spazio ad un finale positivo, dove ogn’uno ritrova la propria strada  (…La cerco nelle sere dannate/ Quando la voce degli altri mi affoga/ E mi chiedo dove sia il confine tra la pace e la noia/ E’ nel cuore della notte…)

Corsi durante la data zero del tour estivo tenutasi a Mestre lo scorso giugno

In questo album ho cercato di trovare il sogno non fuggendo nel cielo, ma strisciando sui marciapiedi, passando sotto i tavoli da pranzo o nascondendomi negli armadi. E’ un disco di ricordi personali mescolati a storie di altra gente. 

Nelle forme di espressione credo che la cosa a cui si debba tendere è il cambiamento. In questo disco ho cercato una trasformazione soprattutto a livello testuale, cercando di non staccare più di tanto i piedi da terra.

Lucio Corsi 

“Volevo Essere un Duro” Playlist:

 

La collaborazione con Tommaso Ottomano

Autore di testi e musica assieme a Lucio Corsi in quest’album è Tommaso Ottomano, regista affermato, suo ad esempio è il video di The Loneliest dei Måneskin, che con Corsi collabora ormai da anni. E’ lui che lo ha affiancato sia al teatro Ariston che a Basilea suonando la chitarra Wandrè rossa fiammante ed è stato ancora lui a porgere a Corsi l’armonica, l’unico strumento che è stato suonato dal vivo sul palco dell’Eurovision da più di trent’anni a questa parte.

Il sodalizio tra i due va ricercato fin dai primi lavori di Corsi. Di Ottomano è la regia dei video che accompagnano i singoli del suo album Cosa Faremo da Grandi? (2020): Freccia Bianca, Cosa Faremo da Grandi? e Trieste. La collaborazione è continuata poi con La Gente che Sogna (2023) in cui è coautore di alcuni testi, oltre che regista dei videoclip di Radio Mayday, Astronave Giradisco, Magia Nera e La bocca della Verità.

Per l’album Volevo Essere un Duro, oltre ad aver scritto con Corsi tutti i brani, è anche regista del video di Tu sei il Mattino nel quale appare Carlo Verdone. La canzone infatti è presente nella terza serie di Vita da Carlo in cui Corsi interpreta se stesso nel ruolo del cantante vincitore del Festival di Sanremo in una fittizia edizione curata dall’attore.

Anche i video di Nel Cuore della Notte e della stessa Volevo Essere un Duro portano la sua firma. Quest’ultimo vede la presenza come super ospiti di Massimo Ceccherini e Leonardo Pieraccioni, rispettivamente nel ruolo di un padre di famiglia e di un sacerdote chiamato ad esorcizzare il bambino protagonista…

Tommaso Ottomano è inoltre produttore dell’album assieme ad Antonio “Cuper” Cupertino.

Il video di “Volevo Essere Un Duro:

Tommaso Ottomano sarà il regista che curerà le riprese che verranno effettuate durante il concerto speciale che Lucio Corsi terrà il 30 Luglio nella suggestiva cornice dell’Abbazia di San Galgano a Chiusdino (SI). La data annunciata qualche giorno fa ha registrato il tutto esaurito in pochissimi minuti.

Il Tour

Lucio Corsi è ora in tour con la sua band (o Bbbanda come la chiama lui, appassionato fan dei Blues Brothers) in concerti che toccheranno molte località italiane fino a settembre, concludendosi con la data speciale all’Ippodromo di Milano.

Ad affiancare sul palco Corsi delle tappe del tour troviamo Filippo Scandroglio (chitarra), Giulio Grillo (tastiere e cori), Iacopo Nieri (piano, chitarra e cori), Marco Ronconi (batteria), Filippo Caretti (basso e cori), Carlo Maria Toller (polistrumentista e cori).

Nel sito ufficiale di Lucio Corsi sono indicate le date del tour ed altre news

 

Diana Stella Tarlindano per LiveMedia24

 

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