Nella suggestiva cornice di Piazza Castello, per il Marostica Summer Festival organizzato da Due Punti Eventi, Gianna Nannini è tornata con il suo tour “Sei nell’anima – Festival European Leg 2025”, e non ha deluso: voce ruvida, energia contagiosa, emozioni a fior di pelle.
Vederla dal vivo, in questa tappa, è stato come chiudere un cerchio emotivo. Da bambina cantavo le sue canzoni a squarciagola in macchina con mia madre, mentre le sue note ci trascinavano lontano, tra sogni e tempeste. Gianna era già allora la nostra complice ribelle, quella voce ruvida che accendeva la strada e l’anima.
E su quel palco, oggi, lo è ancora. Con la stessa potenza, la stessa poesia. Gianna fa vibrare tutto: pelle, stomaco e ricordi.
L’inizio è stato un po’ bagnato, con una pioggia che per un po’ ha avvolto la piazza. Ma i fan, avvolti nei ponchi colorati come guerrieri pacifici del rock, non si sono mossi di un passo.
E proprio da lì, goccia dopo goccia, è partito un crescendo di emozioni: un fuoco che ha scaldato gli sguardi e sciolto le nuvole.
A metà concerto, quando le prime note di un classico hanno tagliato l’aria, la piazza è esplosa in piedi. Si è ballato, si è cantato, si è volati.
Libera. Libero. Liberi.
Il pubblico era un arcobaleno di generazioni: tra la folla, tante giovani donne accanto alle loro madri e nonne. Mi sono rivista in loro. E in Gianna.
Perché ci sono artisti che ti crescono dentro, e ti accompagnano per tutta la vita.
E Gianna non si dimentica mai.
Con la sua voce graffiante e inconfondibile, ha attraversato un repertorio che è pura storia:
Panorama, America, 1983, Fenomenale, Profumo, La differenza, Tu ragazzo dell’Europa, Scandalo, Avventuriera.
Poi il magnetico Triangolo del blues – Il buio nei miei occhi (I’d Rather Go Blind) – Notti senza cuore – Ninna nera – Io e Janis: una parentesi intensa, ruvida, visionaria.
E infine l’apoteosi: I maschi, Fotoromanza, Io, Sei nell’anima, Meravigliosa creatura, Bello e impossibile, Latin Lover, Un’estate italiana (Notti magiche).
Un finale che è stato un inno alla vita. Nessuno voleva lasciarla andare.
E mentre il pubblico la acclamava, Gianna ha stretto tutti in un lungo, emozionante abbraccio collettivo.
Gianna Nannini è libertà, energia, autenticità.
La voce di chi non ha mai smesso di crederci.
E di farci sentire vivi.