LiveMedia24 incontra Francesco Cangi pronto a parlarci del suo nuovo EP dal titolo, “What if the Universe..?”, fuori dal 18 aprile.

Un progetto, il nuovo EP, seguito da un singolo, “Lundi à Six Heures”, fuori nello stesso periodo, un periodo di gioia.

Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle parole di Francesco Cangi.

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Francesco. Il tuo nuovo EP, “What if the Universe..?” è fuori dal 18 aprile, cosi come il nuovo singolo, “Lundi à Six Heures”. Come ha preso forma il tutto?

Grazie a voi per l’invito! Questo primo album è nato dalla fusione dei miei mondi musicali interiori. Sono un trombonista laureato in jazz ma nasco anche come batterista punk rock, due universi non proprio vicini fra loro! È stato un processo bello, arduo e liberatorio, da cui è nata questa musica fatta di groove, fiati rock e sound cinematografico. Credo mi rappresenti molto.

Un inno, questo nuovo singolo, cantato soavemente da Sabina Sciubba, il racconto di un sogno. Cosa dire a riguardo?

In tante parti dell’album si parla di sogni, che siano essi cantati o meno. Quella dell’onirico è una dimensione a cui sono molto legato e a cui credo vada data molta importanza. “Lundi a Six Heures” è un omaggio al lunedì, un giorno in cui di solito ci si sveglia terrorizzati dalla ripartenza di un’altra settimana insoddisfacente, aspettando il weekend. Per me il lunedì è sempre stato l’opposto: un giorno in cui il bicchiere è sempre mezzo pieno.

Chi è oggi Francesco e quali soddisfazioni hai raccolto nel corso degli anni? 

Francesco è sempre il solito sognatore che da grande vuole fare il polistrumentista, avere la sua postazione piena di strumenti calcando i grandi palchi di tutto il mondo. Di soddisfazioni, fortunatamente, in questo lavoro meraviglioso ne troviamo tante, ma volendo uscire un attimo dall’ambito musicale direi che la più grande che ho avuto quest’anno è quella di essere diventato padre di un piccolo mini me.

Quale sogno vorresti ancora realizzare?

La mia compagna dice sempre che vincerò un Grammy e lei sarà lì a tavola con i nostri figli durante la premiazione. A questo punto il mio sogno è quello di poterle dire: “avevi ragione!”

Dove potremo ascoltarti prossimamente?

Dopo la serata con i miei Lonely Rockets, lo scorso 23 maggio a Firenze, posso dirgi che sarò in giro per l’Italia con alcuni artisti. Del mio progetto, quindi, se ne riparlerà a settembre, proprio come per le scuole.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24