Incontriamo  Sabrina Scuccimarra da poco in scena con “Giorni infelici”, uno spettacolo da lei realizzato, allo Spazio Diamante di Roma.

Sabrina Scuccimarra si dichiare felice di poter portare in scena una sua produzione, un modo per poter scindere il rapporto da autrice con quello da attrice.

Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle parole della di Sabrina Scuccimarra.

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Sabrina. Come stai?

Molto bene, grazie!

Recentemente in scena allo Spazio Diamante di Roma con lo spettacolo “Giorni infelici”, cosa puoi dirci a riguardo?

Portare in scena un mio testo, “Giorni infelici”, ha rappresentato una grande emozione. Un modo più che semplice per potermi porre come autrice e, al contempo, interprete. Un doppio ruolo che mi rende davvero felice, così come la possibilità di poterlo gestire.

Quali sensazioni ti regalano ancora oggi le tavole del palcoscenico?

Da attrice sono spesso portata a valutare le proposte che mi vengono fatte e ciò accade a seconda delle emozioni che ogni personaggio mi trasmette sin dalla prima lettura del copione. Qualcosa di sanguigno e forte, come la teatralità insita nel personaggio. Questa fortissima emozione mi accompagna, ormai, da ben venticinque anni.

Quanto di importante ti ha regalato questo mestiere sino ad oggi?

Tantissime consapevolezze e fortissime emozioni. Un labile confine tra realtà, invenzione e immaginazione. Qualcosa che si ripete di sera in sera dopo ogni spettacolo. Dei veri e propri territori emotivi che mi appartengono e che vengono poi messi al servizio di un dato personaggio. Non potrei mai fare a meno del teatro!

Quali anticipazioni sul tuo futuro artistico, cosa possiamo aspettarci?

Continuo a creare, a pensare a quali e quanti progetti valutare, viste le continue proposte. Posso dirti che ho da poco concluso una sceneggiatura per il cinema, un progetto legato alle donne che hanno fatto parte del mio passato. Spero di potergli dare presto vita!

Alessia Giallonardo per LiveMedia24