Il lavoro e la vita corrono a pari passo per Elena Arvigo

Elena Arvigo è pronta al debutto con la sua nuova produzione "Elena" che azzera il sipario domani al Teatro Argot Studio di Roma.

LiveMedia24 incontra l’attrice Elena Arvigo da sempre legata al teatro, che sarà nuovamente in scena da domani con “Elena”, di Ghiannis Ritsos.

“Elena”, per la Elena Arvigo, rappresenta una nuova direzione, non solo l’ennesimo ritorno in scena.

Vi lasciamo, dunque, a questa intervista ad Elena Arvigo, al suo racconto di “Elena”, del suo percorso artistico..

Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Elena, parliamo subito di “Elena”, lo spettacolo che porterai in scena dal 15 al 18 febbraio a Roma, all’Argot Studio. A cosa avranno modo di assistere gli spettatori?

La scelta di “Elena”, da me diretto per l’appunto, è a chiusura di un progetto sulle donne e sulla guerra che ha avuto il suo inizio nel 2013. Una testimonianza ‘mitica’, questo lavoro, di quelli che sono i temi cari a Ghiannis. La Elena messa in scena, regina di Sparta, è ormai vecchia e riflette su ciò che fu, sui conflitti, sulla guerra..

Elena, hai subito dei cambiamenti da quando sei diventata attrice ad oggi?

Sono cambiata tanto, senza alcun dubbio! Sono cresciuta ed al mio fianco ho avuto le persone di sempre, come gli amici, creandone anche poi altri, nel tempo. Ho sempre avuto la stessa pelle e tanto devo al mio amato teatro, che mi ha forgiata sempre più. Oggi, tra l’altro, sono meno viziata di un tempo, forse proprio per il percorso compiuto.

Credi ci sia un ruolo, o più, che ancora mancano al tuo vissuto artistico?

I ruoli sono, per fortuna, infiniti. Ne mancano sicuramente tanti ma, fra tutti, manca un qualcosa di comico con cui mettermi alla prova.

Elena, puoi anticiparci altro sul tuo futuro?

Dall’8 febbraio sarò in scena ne “La storia al contrario”, al Mercadante, ad opera di Francesca De Santis.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

Elena, il tuo percorso artistico è caratterizzato da tanto teatro. Quanta emozione c’è, dunque, di volta in volta, nel poter calcare le tavole del tuo amato palcoscenico?
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