Incontriamo Giulia Di Quilio, attrice e performer apprezzatissima nel Burlesque, in scena l’8 e il 9 ottobre a Roma con “Lenny – Ipotesi di un omicidio”, uno spettacolo ad opera di Giuseppe Pavia.

Uno spettacolo che merita attenzione, quello a cui si avrà modo di assistere ad ottobre, un modo per riportare in ‘vita’ un artista rivoluzionario.

Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle parole dell’attrice.

Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Giulia. L’8 e il 9 ottobre potremo vederti a Roma nello spettacolo “Lenny – Ipotesi di un omicidio”, con la regia di Antonello Avallone. Cosa puoi anticiparci a riguardo?

Un viaggio intenso, Lenny, nella vita ed anche nella morte di Lenny Bruce, artista rivoluzionario capace di segnare un’epoca. per l’occasione interpreto Honey Harlow, sua moglie, una donna più che straordinaria anche se piena di contraddizioni e fragile. Ho studiato la sua storia, le interviste e i suoi scritti, lavorando sul corpo e sulla voce per restituire la sua presenza scenica.

Una nuova esperienza in teatro, una nuova emozione…

Ogni debutto porta con sé grande emozione e, al contempo, anche molta paura. Il battito accelera, le mani tremano e l’ansia sale. Un’ansia positiva che, in breve tempo, diventa subito energia.

Nel tuo vissuto c’è anche la regia. Quanto ti appaga? 

Sento di essere molto appagata perché vivo un’arte che mi rispecchia, anche se sento di non essere ‘arrivata’. Mi piacerebbe poter sperimentare ancor più il cinema, la serialità. Non ultima, la voglia di proseguire con la scrittura, con progetti che uniscano parola, corpo e memoria.

Progetti futuri di cui poterci parlare?

Sto lavorando a due nuovi spettacoli teatrali dedicati a delle figure femminili importanti. Porto avanti anche il mio podcast, “È il sesso bellezza!” e poi c’è il documentario sulla storia del burlesque. Sono da sempre alla continua ricerca di nuovi stimoli!

Alessia Giallonardo per LiveMedia24