LiveMedia24 incontra Caterina Petrarulo, un’altra protagonista dello spettacolo che sarà prossimamente in scena al Teatro Satiro Off di Verona, “Inventario per un corpo eretico”.
Più che certa del percorso scelto, l’attrice ci parla dei sogni e progetti futuri.
Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle sue parole.
Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Caterina Petrarulo. “Inventario per un corpo eretico” sarà nuovamente in scena, dopo essere stato ad ottobre al Festival Trame Contemporanee, al Teatro Satiro Off di Verona. Cosa puoi dirci a riguardo?
In questa occasione l’emozione è più forte del previsto perché, oltre alla gioia del tornare in scena, c’è l’eccitazione di poterlo fare con un équipe al femminile, delle compagne meravigliose. Al nostro fianco anche la regista e drammaturga Martina Badiluzzi e la musicista e performer Kyoto. “Inventario per un corpo eretico” non è, per tutte noi, un progetto come un altro. Lo abbiamo visto nascere, poi crescere, modificandosi svariate volte…
Cosa aspettarsi da questo spettacolo?
Aspettatevi pure, per queste future date, tutto ciò che può essere generato dalla volontà di cinque donne nel voler fare accadere qualcosa. Vi stupiremo!
Quali sensazioni sono legate alla recitazione?
Molte e tutte diverse tra loro! In questo mestiere il gioco è un continuo strumento di ricerca e scoperta, come accade per i bambini.
Quali consapevolezze hai raggiunto negli ultimi anni?
La consapevolezza più grande consiste nel voler vivere a pieno questo mestiere.
Cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico?
L’intenzione, al momento, è quella di far girare il più possibile questo spettacolo, “Inventario per un corpo eretico”. Abbiamo da poco creato il collettivo Noctua e sarebbe bello riuscire a realizzare altri spettacoli con loro. Nel 2026, invece, sarò in scena al Teatro Studio di Bari con la Compagnia Diaghilev con ben due spettacoli, per la regia di Paolo Panaro. Saprò dirvi di più in futuro.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24