Alessio Chiodini: il bello del mio mestiere

Alessio Chiodini sta vivendo una parentesi professionale molto intensa, oggi ci parla del nuovo spettacolo "Il cappello di carta" in scena fino al 25 febbraio a Roma.

Incontriamo l’attore Alessio Chiodini che a breve sarà nuovamente in teatro ne “Il cappello di carta”, dal 30 gennaio al 25 febbraio al Teatro 7 di Roma.

Ha da poco concluso l’esperienza de “L’amico ritrovato”, Alessio Chiodini, ed è già pronto ad affrontare una nuova avventura, un mestiere che ama.

Vi lasciamo alle parole di Alessio Chiodini, al suo amore per la recitazione, ai ricordi dei suoi inizi televisivi..

Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Alessio, come procede il tuo vissuto?

Molto bene, grazie!

Presto potremo vederti ne “Il cappello di carta”, dal 30 gennaio al 25 febbraio. Cosa puoi dirci a riguardo?

Si tratta di uno spettacolo di Gianni Clemente, per la regia di Michele La Ginestra, ambientato nuovamente durante la seconda guerra mondiale.

Prima de “Il cappello di carta” c’è stato “L’amico ritrovato”, in scena al Cometa Off di Roma, per il terzo anno consecutivo.. 

Si, ho interpretato Konradin, un personaggio profondo, aristocratico, di soli sedici anni. Trova un amico, dopo anni, ma questo loro percorso viene interrotto dall’improvviso arrivo dei nazisti..

Da anni calchi i palcoscenici di tutta Italia ma, esattamente, quali sensazioni sono legate a questa possibilità?

Le sensazioni sono da sempre le stesse! Il pubblico è vitale per noi attori, così come le emozioni che siamo in grado di trasmettere loro, le risate.

A riportarti in teatro, lo scorso anno, anche “Storia di una Bella e di una Bestia”, una tua idea. Come si è sviluppata?

Ho sempre amato le favole, fin da bambino. “La Bella e la Bestia” è la mia preferita. Un sentimento impossibile, almeno apparentemente, che attraverso l’ascolto reciproco diventa poi una realtà bellissima. Aver potuto dare vita ad una versione teatrale, molto simile all’originale, ha rappresentato una grande soddisfazione. Tra l’altro sono già alle prese con un’altra storia..

Che ricordo hai dei tempi che ti vedevano protagonista delle storie di “Un Posto al Sole”?

Ho dei ricordi molto belli che spesso mi portano ad avere anche nostalgia. Quel set ha rappresentato una vera e propria famiglia in cui spero di tornare un domani.

Cosa porti, invece, con te de “La ladra”, una serie che ti ha visto piccolissimo al fianco di Veronica Pivetti?

Si, sono passati tanti anni da allora ma davvero “La ladra” ha rappresentato un’esperienza importante. Il ‘mio’ Lorenzo mi regalò grandi emozioni e soddisfazioni, permettendomi di farmi conoscere al grande pubblico.

Alessio, cosa puoi anticiparci sui tuoi prossimi progetti??

Da aprile sarò in scena al Teatro 7 con “Hote due mondi”. Sarò un giovane indiano, per l’occasione, che avrà a che fare con un ingegnere italiano, una situazione davvero obsoleta.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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