Sedotti dal brivido

Il fascino oscuro dell’horror

50 anni dalla nascita di Jaws

Quando lo squalo non funziona, nasce un capolavoro. In pochi sanno, infatti, che il celebre pescecane meccanico di Jaws – il film cult di Steven Spielberg – non funzionava quasi mai. Eppure, proprio da quel limite tecnico nacque uno dei thriller più iconici della storia del cinema che compie proprio 50 anni. Una lezione magistrale di improvvisazione, ingegno e potenza narrativa che grazie al “non visto” è riuscito ad attrarre milioni di spettatori.

Cosa si cela dietro quel viaggio adrenalinico di emozioni in grado di “sconvolgere” durante la visione di un film horror?

L’evento

A rispondere al quesito ha provato Andrea Bini, autore di “Jaws – Lo squalo. La forma della paura”, nonché docente esperto di cinema, mass media e cultura italiana all’American University e  alla Temple University di Roma. L’occasione è stata “Sedotti dal brivido. Il fascino oscuro dell’horror”, l’immancabile appuntamento ideato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri. L’iniziativa è stata ospitata da Open Space (via XX settembre 5, Roma), il Communication Hub nato con l’ambizione di rappresentare uno spazio aperto di confronto, un’area di approfondimento e di incontro che tocca la più ampia attualità sociale, economica, tecnologica e culturale.

Bini, intervistato dal Consigliere Alberto Romagnoli, ha svelato gli intricati e avvolgenti meccanismi del terrore cinematografico, le paure collettive di un’epoca – forse anche della nostra – le regole non scritte ma percepite di un inquietante immaginario della paura non privo della sua “ingegneristica” precisione.

A cura di Lov Srl per Live Media 24

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