La bambina non mangia carne, Gloria Bova pubblica una teoria universale della psiche

“La bambina non mangia carne” di Gloria Bova si rivolge a diversi interlocutori. A chi ha sperimentato il disagio psichico o esistenziale. A chi fa i conti con il mal di vivere, proprio o altrui ma anche ai professionisti della salute psichica.

Dal 15 marzo in libreria, una teoria universale della psiche ugualmente valida per l’uomo, le piante, gli animali e tutto ciò che è. Autrice del “Modello ScInte®”, Gloria Bova pubblica “La bambina non mangia carne” (Santelli Editore). Un saggio narrativo che, partendo da un caso clinico emblematico, abbraccia temi sociali di grande attualità cercando di parlare “alla” coscienza, più che “della” coscienza.

«Una volta mi fu portata in studio una ragazza in crisi psicotica.racconta l’autriceAveva perso lucidità, piangeva disperata, angoscia e paura la divoravano e non riusciva a spiegare nemmeno perché. Con la terapia si recuperò velocemente. Quando capì che il “Modello ScInte®” era una mia creazione, mi disse: “Dottoressa, vuol dire che, se lei muore, tutto questo morirà con lei?”. Fu così che decisi di scrivere un libro.»

Ne “La bambina non mangia carne” c’è tutta la vita professionale di Gloria Bova. La trentennale attività di psicologa sociale e psicoterapeuta sistemica impegnata in una ricerca epistemologica coerente, autonoma e indipendente, conclusa con la formulazione di una teoria universale della psiche. Ugualmente valida per ogni essere vivente.

Il risultato è un’opera nella quale sono riuniti, in un discorso psichico unico, i tanti malanni che da sempre affliggono l’Umanità. La sopraffazione, l’avidità, la corruzione, l’egoismo, la malvagità, la sopravvalutazione del maschile e la svalutazione del femminile, la diseguaglianza sociale, la violenza e la brutalità. Letti in rapporto a precisi Stati di coscienza ordinari, da cui è possibile emanciparsi in virtù della consapevolezza di sé e del contesto.

“La bambina non mangia carne” è un testo unico nel suo genere. Un libro che, partendo dal racconto clinico di Laura che, da piccola, si rifiutava di mangiare carne, offre una lettura innovativa e coraggiosa della dinamica della psiche. Un viaggio nella storia della società umana che, con la semplicità dello sguardo di una bambina, ci porta a trovare risposte semplici a domande difficili. Chi siamo veramente? Perché non troviamo pace pur desiderandola? Perché ci è naturale sentirci superiori, e non semplicemente diversi, rispetto alle altre forme di vita?

Con un linguaggio divulgativo caldo e avvolgente, “La bambina non mangia carne” di Gloria Bova si rivolge a diversi interlocutori. A chi ha sperimentato il disagio psichico o esistenziale. A chi fa i conti con il mal di vivere, proprio o altrui. Ai professionisti della salute psichica. A chi riconosce negli animali e nelle piante una forma di intelligenza e di sensibilità. A chi mangia piante e a chi mangia animali. A chi difende la Natura e desidera una società di pace.

«Lo scopo del librosottolinea l’autriceè offrire argomenti per una riflessione che il lettore potrà personalizzare e sviluppare a seconda della propria sensibilità.»

“Gli animali non hanno parola per non svelare all’uomo il senso della vita prima che riesca a scoprirlo da solo”

Online e in libreria dal 15 marzo, “La bambina non mangia carne” di Gloria Bova è pubblicato da Santelli Editore.

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Gino MorabitoGloria BovaLa bambina non mangia carneL’emblematica storia di Laura