Il 23 gennaio 2023, nella sala Spadolini del Ministero della Cultura, il Comando Carabinieri TPC ha presentato ben 60 reperti archeologici rimpatriati dagli Stati Uniti.
Il valore complessivo dei beni è stimato di oltre 20 milioni di dollari. Tutti i reperti sono provenienti da scavi clandestini o da furti compiuti nel corso dei secoli. Erano stati immessi nel mercato antiquario internazionale attraverso ricettatori di beni culturali e mercanti d’arte, senza le prescritte autorizzazioni e commercializzati nel mercato statunitense.
L’organo coordinato composto dal Comando Carabinieri TPC, il DAO di New York, le competenti Autorità Giudiziarie nazionali e il contributo tecnico-scientifico fornito dagli esperti del Ministero della Cultura e il supporto del Ministero degli Affari Esteri, ha svolto un difficilissimo lavoro investigativo durati diversi anni, che finalmente ha portato allo smascheramento dei criminali.
la difficoltà è stata maggiore proprio perche dei suddetti reperti vi era traccia in nessuna pubblicazione e pertanto non erano noti al mondo accademico fino alla data della loro acquisizione nel mercato antiquario.
Degli accertamenti fotografici hanno supportato l’attività d’indagine. Il personale della Sezione Elaborazione Dati del Comando TPC, attraverso queste foto, è riuscito a verificare le opere individuate nel contesto di procedimenti penali a carico di diversi trafficanti internazionali di reperti archeologici.
I REPERTI.
Le opere d’arte spaziano dal VII secolo avanti Cristo al I secolo dopo Cristo. Tra queste spiccano un affresco pompeiano raffigurante “Ercole fanciullo con serpente” del I sec. d.C., una testa marmorea di Atena. Per ultima una kylix a sfondo bianco e un busto in bronzo.
Fonte: Artemagazine.
A cura di Serena Maddalo per LiveMedia24.