Una piacevole chiacchierata con l’attore Massimiliano Morra, presente in molte fiction targate Mediaset, e presto protagonista di nuove avventure televisive.
Attore poliedrico, Massimiliano Morra, che ci parla oggi dei progetti futuri, senza dimenticare i suoi inizi legati al titolo di più bello d’Italia.
Questo e tanto altro nella nostra intervista all’attore Massimiliano Morra.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Massimiliano, come stai?
Molto bene grazie! Sono felice di poter essere con voi di LiveMedia24.
I tuoi inizi sono legati al titolo di più bello d’Italia. Cosa puoi dirci a riguardo?
Esattamente, nel 2010 ho vinto il concorso “IL + BELLO D’ITALIA” in un periodo in cui la bellezza era ancora determinante per l’ingresso nel mondo dello spettacolo. Un vero e proprio bigliettino da visita, benchè poi vi sia stato l’avvento dei social. Viviamo nell’epoca dell’estetica, del consenso, dei like.. Ero molto giovane, si, ma con le idee chiare. Volevo recitare e così è stato!
Tanti i ruoli che hai avuto modo di impersonare nel corso degli anni. Quale personaggio ti è rimasto maggiormente nel cuore?
Tutti! Ogni personaggio interpretato mi ha lasciato qualcosa e viceversa. Sono come dei figli e, per questo motivo, sarebbe difficile poterne scegliere uno. Ho interpretato dei mafiosi, dei preti o poliziotti, divertendomi sempre.
Qualche anno fa hai preso parte al Grande Fratello ed anche a Ballando con le stelle. Che ricordo porti con te da quelle esperienze?
Presi parte al Grande Fratello durante il periodo pandemico, preso da un cachet ottimo ma, oggi no, non ripeterei quell’esperienza. Non amo il chiacchiericcio, le polemiche sterili. Differentemente, Ballando, ha rappresentato un vantaggio a livello lavorativo. Ballare mi ha permesso di arricchirmi ancor più a livello attoriale e umano.
Massimiliano Morra, dove potremo vederti prossimamente?
Sarò ne “Avanti, avanti!” per la regia di Marco Bracco. Inoltre, prossimamente, mi vedrete ne “Ginevra”, per la regia di Gino Brotto, in un film in cui si parla di violenza, patriarcato. Sarò poi ne “La danza delle candele”, di Annamaria Gentile, un’esperienza tra l’onirico e non solo. Non ultimo, “Le faremo sapere”, di Daniele Catini.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24