È con noi di LiveMedia24 l’attore Pierluigi Coppola che ricordiamo in serie come “Distretto di Polizia” e, prima ancora, in “Elisa di Rivombrosa”.
Un passato di successi, di soddisfazioni, e un presente fatto di sogni ancora da realizzare, di pittura e di voglia di tornare sul set.
Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle parole di Pierluigi Coppola.
Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Pierluigi. Raccontaci di come tutto ebbe inizio, anni fa?
Porto con me un ricordo molto piacevole dei primissimi anni in cui decisi di intraprendere la strada della recitazione. Lo stesso vale per la prima serie importante, “Stiamo bene insieme”, un progetto sugli studenti universitari. La gioia più grande, il successo, si verificò quando presi parte a “Elisa di Rivombrosa” e, successivamente, a “Distretto di Polizia”. Fu un periodo davvero intenso, caratterizzato da location bellissime, da una squadra più che unita.
Come hai vissuto il rapporto con il pubblico, all’epoca?
D’un tratto Elisa ci regalò una popolarità pazzesca, un grande affetto da parte del pubblico. Il mio personaggio era molto amato.
Dopo aver vissuto dei ruoli importanti c’è stato uno stop…
Esattamente! Dopo la seconda stagione di Elisa mi è stato proposto un ruolo differente dai soliti, da protagonista. Purtroppo, però, invece che rappresentare una svolta, quel ruolo mi ha portato a vivere una truffa da me definita ‘artistica’. Caddi in una depressione profonda e divenne fondamentale capire come sostentare la mia famiglia.
Quanto tempo è passato dal tuo ultimo reale set?
Era il 2014 ed ero sul set di “Don Matteo”, un progetto molto carino. Un’altra esperienza che porto con me.
Progetti futuri di cui poterci parlare?
Attualmente sono impegnato in uno studio teatrale, un monologo scritto a quattro mani. Qualcosa a cui tengo molto. Per il resto posso dirti che sono aperto, come dicevo poc’anzi, ad ogni tipo di ruolo, di esperienza.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24