Mario Ermito: appagato dal mio lavoro e da ciò che vivo nel privato

Mario Ermito ci parla della sua esperienza nella fiction "Fiori sopra l'inferno" dice ha interpretato il ruolo di Andreas

Incontriamo Mario Ermito, tra i protagonisti de “Fiori sopra l’inferno”, fiction Rai che lo ha visto primeggiare nei panni del cattivo, ma in realtà buono, Andreas.

Mario Ermito, da sempre abile nella recitazione e nel canto, ci parla a cuore aperto di come si è avvicinato al personaggio di Andreas. Ci parla, inoltre, del canto, altra sua grande passione.

Un Mario Ermito sempre più appagato, sia in ambito lavorativo che affettivo, e sicuro di ciò che vorrebbe poter realizzare nella vita.

Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Mario, come procede il tuo vissuto?

Sto vivendo un periodo molto intenso, sia a livello personale che lavorativo. Sono felice di tutto ciò che mi sta capitando, anche se preferirei dirlo a bassa voce (ride).

Ti andrebbe di parlarci della tua ultima esperienza televisiva, per la Rai, “Fiori sopra l’inferno” e del tuo Andreas?

Ho raccolto consensi positivi da parte del pubblico, e questo mi ha reso felice. Andreas, a detta di molti, ha rappresentato, in piena regola per di più, il personaggio presente nel libro. Non potevo, dunque, ricevere complimento migliore. Mi è stato anche detto che nei miei occhi vi era la giusta corrispondenza del libro, divenuto ormai un best seller. Anche questo mi ha reso soddisfatto del lavoro svolto. Ho compiuto un lavoro abbastanza articolato, se vogliamo complicato, per poterlo interpretare. Andreas è un selvaggio, una persona che vive senza conoscere quelle che sono le buone maniere. Avevo necessità di rifarmi a qualcuno che potesse rassomigliargli almeno un po’. L’ho quindi paragonato ad un orso. Credo di aver svolto un buon lavoro o, almeno, è ciò che mi fa pensare, come dicevo poc’anzi, il pubblico.

Come sono stati i rapporti sul set con i tuoi colleghi, da Elena Sofia Ricci a tutti gli altri? 

Il gruppo era molto unito, specie post set, quando ci ritrovavamo in albergo, al Tarvisio. Devo molto ad Elena Sofia Ricci, grande attrice ed ottima persona, per via dello scambio di emozioni avvenute durante l’ultima scena della serie. Uno scambio di sensazioni di cui soltanto io e lei siamo a conoscenza. Un qualcosa di così forte da riuscire ad emozionare entrambi e, a quanto pare, anche gli spettatori a casa.

Abbiamo avuto modo di vederti, recentemente, ne “Por los pelos”, film interamente realizzato in Spagna. Cosa puoi dirci a riguardo?

Ho vissuto benissimo il periodo caratterizzato dalle riprese de “Por los pelos”, seppure si sia verificato durante il periodo pandemico. Il cast era davvero eccezionale, costituito da star spagnole, a partire da Amaia Salamanca. Un film, per lo più, distribuito dalla Warner Bros. Cosa aggiungere di più? Ho avuto modo, in tale frangente, di apprendere ancor più lo spagnolo. A breve potrete vedermi impegnato in un altro lavoro del genere.

A renderti felice sarebbe la possibilità di realizzare un film western, specie se al fianco di Terence Hill. Un sogno di cui ci accennasti tempo fa. È ancora così?

Assolutamente! Sarei davvero più che felice di poter essere in un western e di poter girare di nuovo con Terence. Ebbi modo di incontrarlo sul set di “Don Matteo”. Non ho mai perso le speranza, anche per via del fatto che oggi i western sono tornati di moda.

Cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico, Mario? 

Tra le novità, come vi accennavo, vi sarà una nuova serie per Netflix e, non ultimo, un film di cui adesso non posso ancora accennare nulla.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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