Un ritorno più che gradito in “Mare Fuori”, serie Rai giunta alla sua quinta stagione, per Marika Gambardella, un ruolo che non avrebbe lasciato morire.
Un’ultima stagione vissuta con cuore e dignità, queste le sensazioni trasmesse da Luna, un personaggio unico e raro, dotato di grandi valori.
Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle parole di Marika Gambardella.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Marika. Come procede il tuo vissuto?
Molto bene, grazie!
Recentemente abbiamo avuto modo di ritrovarti in “Mare Fuori”. Cosa ti ha regalato questo ennesimo, purtroppo ultimo, ritorno alla serie?
Tornare nei panni di Luna ha rappresentato una grande soddisfazione, un’esperienza che si ripete e che mi ha regalato tanto. Qualcosa di inaspettato, soprattutto! Il mio personaggio non era di certo ‘finito’, prima di quest’ultima stagione, ed erano in tanti a saperlo. Ho realizzato delle scene che mi hanno non poco colpita, e che porterò con me. È un personaggio giusto, pulito e buono.
Un personaggio che lancia un messaggio di amore, rispetto e amicizia…
Si, così come in ambito di politica e nel sociale, specie per chi nutre ancora delle limitazioni importanti. Una grande nota di orgoglio, per me, poter vestire i panni di Luna con la capacità che ha avuto nell’abbattere gli stereotipi che la accompagnano. Nel mio caso anche a livello cinematografico, televisivo.
Una fine non bellissima, purtroppo…
Si, non ha vissuto una fine bellissima ma le riconosco un grande coraggio. Ha difeso l’amicizia, un valore che sento forte nella vita.
Quale sogno è ancora chiuso nel cassetto?
Vorrei poter avere una casa tutta mia, una stabilità nel lavoro con la speranza che questo mestiere possa essere l’unico nella vita. Desidero anche una famiglia, un compagno, un mio posto felice.
Sei felice, appagata, in questo periodo?
Sono abbastanza serena, si. La felicità è ormai pura utopia, certo, ma posso dirti di essere tranquilla, tra alti e bassi.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24