Intervistando Samuela Sardo

Attrice seguitissima grazie alle sue fiction ed altri lavori di successo, incontriamo oggi l'attrice Samuela Sardo.

Attrice di talento, Samuela Sardo, cresciuta nell’ambito televisivo e teatrale. La ricordiamo tutti ne I Ragazzi del muretto, tra quella generazione di fenomeni del piccolo schermo, con cui tutti noi siamo cresciuti. Successivamente, invece, la svolta con Un Posto al Sole, soap opera ancora in auge di Rai3, nei panni dell’indimenticata e ancora amatissima, Anna Boschi.

Una carriera da attrice in continuo crescendo, per Samuela Sardo, donna forte, bella e determinata. A donarle maggiore luce, negli anni, l’amore che nutre per sua figlia, di cui è molto orgogliosa.

Vi lasciamo a questa nostra intervista, alla passione che Samuela Sardo nutre per il suo lavoro di attrice e non solo.

Ben trovata su LiveMedia24, Samuela, come stai? 

Sto davvero bene! Vivo un periodo sereno, di piena concentrazione su me stessa.

Che ricordo hai della tua prima esperienza televisiva legata a I ragazzi del muretto? 

Ho un bellissimo ricordo di quella prima, importante, esperienza. Mi ha garantito, a suo modo, maggiore notorietà, permettendomi di essere riconosciuta per strada e non solo. Fui felice, tra l’altro, di poter entrare a far parte di una famiglia televisiva così importante e di cui ero una grande sostenitrice, da casa. Ero tra i personaggi che subirono un recasting, visto che all’epoca molti protagonisti storici decisero di lasciare la serie. Mi accolsero benissimo.

A seguire, alcuni anni dopo, l’ingresso nell’amatissima soap opera di Rai3, Un Posto al Sole. La tua Anna Boschi, che diede inizio alle vicende di Palazzo Palladini, è ancora amatissima. Cosa puoi dirci, oggi, di quella felice esperienza all’ombra del vesuvio? 

Anna Boschi sembra essere ancora qualcosa di vicino, nonostante siano passati un po’ di anni da quando ho interpretato quel ruolo. Ci sono persone che, ancora oggi, mi fermano per strada e, a loro modo, mi parlano di lei. Un affetto che sento essere sincero, nonostante abbia interpretato altri personaggi, dopo di lei. Anna è, da anni, in Nuova Zelanda, e forse, proprio per questo motivo, molti spettatori sperano ancora in un suo rientro. Il mio periodo ad Un Posto al Sole mi ha fatto sentire responsabile, differentemente da come accadeva ne I ragazzi del muretto. Responsabile di qualcosa che in Italia non aveva mai avuto vita, prima di quel momento. Vi era molta incertezza, tra tutti noi, tanto spaesamento. Per fortuna, ancora oggi, la soap è in vita e continua a mietere ascolti, ad appassionare il pubblico. Ad accompagnare il successo della soap, tra l’altro, le magnifiche location scelte, come la bellissima Villa Lauro. Un luogo da favola!

La dolce e decisa Anna, poco dopo, ha lasciato spazio alla forte e combattiva Giulia Donati. Incantesimo, per ben due stagioni, ha rappresentato la tua nuova casa. Cosa puoi dirci a riguardo? 

Giulia Donati mi ha regalato altre grandi soddisfazioni, in quel periodo storico. Insieme a Walter Nudo, mio partner nella serie, fummo protagonisti per ben due stagioni, cosa mai accaduta prima. Quel ruolo, tra l’altro, mi diede modo di vincere una grolla d’oro. Un sentimento impossibile legava i due protagonisti, un po’ come accadeva precedentemente in Un Posto al Sole per Anna ed Alessandro. Ho voluto davvero bene a Giulia che mi ha regalato un rientro a Roma, la mia città, ed una ritrovata stabilità economica.

Nel tuo percorso artistico vi è anche il teatro. C’è uno spettacolo, o più, che porti ancora oggi nel cuore?

Tra gli spettacoli che ho amato particolarmente vi è “Smetti di piangere Penelope!”, di cui sono stata protagonista. Prima di allora, credetemi, non avrei mai pensato di reggere la tensione che ti regala il palcoscenico. “Belle ripiene”, lo spettacolo portato in scena prima della pandemia, è stato bloccato proprio a causa del Covid19. Spero di avere presto modo di dedicarmi nuovamente alla commedia. Amo molto quel genere.

Chi è Samuela nel quotidiano?

Ho trascorso non pochi anni a cercare di capire chi sono e cosa voglio. Vivo di lavoro da quando ero piccola, senza sosta alcuna, senza pormi domanda alcuna. Ho deciso, non molto tempo fa, di affrontare un percorso che potesse portarmi ad analizzarmi. Il lavoro, che da sempre amo, mi ha portata a confondermi, a scoprire nuovi ruoli, ma non ciò che ho dentro. Oggi, per fortuna, mi conosco, almeno in piccola parte, e posso analizzare alcuni aspetti della mia persona. Il futuro, poi, saprà svelarmi altro.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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