Valentina Rosano alla sua prima regia con “Manoho”

Una prima regia per Valentina Rosano con "Manoho", un film incentrato sull'inclusività, sul bene.

Un primo film importante per Valentina Rosano con “Manoho”, un progetto inclusivo, nato per smuovere coscienze.

Un girato che la regista spera possa piacere a tutti, a cui potrebbe seguire un nuovo tema importante, in futuro.

Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle parole di Valentina Rosano, al suo futuro artistico.

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Valentina. Parliamo subito del tuo primo film, “Manoho”, del modo in cui ha preso forma. Cosa puoi dirci a riguardo?

Questo progetto si è sviluppato per puro caso, in seguito ad un incontro fortuito, mentre ero intenta a fare shopping, con una madre, sua figlia e il fidanzato di lei, un ragazzo africano. Ho notato quanto fosse unica, forte, l’armonia tra loro ed ho così pensato di volermi mettere a nudo, raccontando una parte della mia vita, con assoluta libertà.

Quanto c’è di te in questo film? 

C’è tanto di me, specie nel personaggio principale, Manoho. C’è tanto anche dei temi trattati e posso dirti che è per me fondamentale far trasparire quanto sia importante trasmettere dei messaggi positivi ai giovani. Da qualsiasi luogo provengano, è importante instradarli, educarli al rispetto, il tutto annesso ad un modo di parlare a loro affine. È questo che ho cercato di fare con questa mia prima pellicola!

A cosa devi la scelta degli attori presenti nel tuo film, a partire da Moustapha Fall, Giulia Bevilacqua, Martina La Manna e tutti gli altri?

Si è trattato, anche in questo caso, di incontri casuali, a partire da Moustapha, l’unico a mio avviso abile nel poter dare volto e voce alla mia idea di Manoho. Lo stesso vale per Giulia Bevilacqua, Martina La Manna e tutti gli altri.

Cosa ti ha lasciato addosso, invece, il tuo di ruolo, la regia?

La paura, almeno all’inizio, era tanta ma devo dire che ogni persona presente sul set ha contribuito a regalarmi tranquillità, attenzione. Non potevo trovare troupe e cast migliore! Ho sentito, sin dal primo giorno, di poter contare su tutti loro, una specie di magia, qualcosa di unico e raro.

Cosa possiamo aspettarci dal tuo futuro artistico?

Ci sono delle nuove idee da sviluppare, specie una legata ad un tema a cui tengo particolarmente, il femminicidio. Una questione che merita attenzione, nel modo migliore.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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