LiveMedia24 incontra Stefano Usardi, regista di “Alcooltest”, un progetto che si avvale della produzione di Film Production.
Un progetto che parla di un viaggio introspettivo, qualcosa che porta a riflettere sulla condizione umana.
Vi lasciamo a questa intervista, alle parole del regista.
Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Stefano. Parlaci di questo tuo progetto, “Alcooltest”?
Desideravo poter realizzare un personaggio che fosse ‘solo’, in un contesto paesano. È sempre più facile isolarsi in una grande città, differentemente dai paesi. Lì non ci si può nascondere, tutti si conoscono. Il personaggio aveva proprio l’esigenza di restare isolato, pur essendo in mezzo a tanti, in un paese. La barca, in cui il protagonista vive, vuole simboleggiare proprio questo.
Quali messaggi all’interno del film?
Tanti, anche perchè si tratta di una sceneggiatura che, a suo modo, è stratificata in molteplici storie ed è possibile rintracciare svariati messaggi. L’aspetto principale, sottolinea la grande partecipazione collettiva dei piccoli paesi di montagna, seppur sempre con meno persone che restano ancorate a piccole realtà in cui l’aiutarsi reciprocamente rimane un valore. Il film cerca di evidenziare proprio questo aspetto.
Cosa puoi dirci sul cast, sulle situazioni vissute sul set?
Ero interessato ad una star degli anni settanta e Drupi, a mio parere, rappresenta proprio questo. Al di là del suo essere o meno attore, si è rivelata una scelta azzeccata. I nostri set solitamente sono caratterizzati da situazioni allegre, serene, seppur consapevoli dell’importanza del riuscire a portare a casa il film. Durante la lavorazione ci sono state molte situazioni divertenti: spesso i vitelli si rendevano protagonisti, con veri atteggiamenti da star, cercando ‘spesso’ un primo piano. Una situazione complicata e, al contempo, divertente.
Cosa possiamo aspettarci dal tuo futuro artistico?
In lavorazione ci sono due film. Un progetto molto rischioso, il primo, con un protagonista che nella storia del cinema, ad ora, non c’è mai stato. Nel 2028, invece, gireremo a Rovigo un nuovo film in piano sequenza, altrettanto sperimentale e difficile. Sicuramente la nostra direzione è rivolta ad una maggiore sperimentazione e un’attenzione per il pubblico affinché i progetti siano di facile comprensione.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24