Milo Manara sul grande schermo.
In occasione degli ottant’anni del padre del fumetto italiano Milo Manara, la regista Valentina Zanella (Finché c’è prosecco c’è speranza, 2017, Zucchero, 2023) porta sul grande schermo il documentario Manara che dà voce immagine e narrazione al grande maestro dal tratto inconfondibile, padre di alcuni personaggi femminili molto amati dagli appassionati del genere.
Presentato in anteprima alle Giornate degli Autori – Sezione Confronti, in occasione della Mostra Internazionale D’arte cinematografica di Venezia nell’inedita e prestigiosa cornice delle Gallerie dell’Accademia, il documentario, scritto da Valentina Zanella con Tito Faraci e Federico Fava, ricostruisce il percorso artistico di Milo Manara attraverso alcune voci autorevoli dello spettacolo e della cultura italiani. Sono la moglie e agente Luisa Fedrigoli, il cantautore Paolo Conte, l’amico e giornalista Vincenzo Mollica, Nicola Piovani, Cristina Taverna, Jacques Gelant, Frank Miller e molti altri a rendere viva ed inedita la figura di Manara per la prima volta raccontata al cinema.
Manara
Manara prodotto da K+, sostenuto dalla Regione Veneto e da Veneto Film Commission, dopo alcune anteprime a Roma, avrà presto una distribuzione nelle sale italiane. L’interessante lungometraggio offre una bella occasione per conoscere l’universo Manara, il magico mondo dei personaggi femminili iconici del più importante “fumettaro” d’Italia. Lo stile accattivante della regista Zanella scopre la dimensione narrativa di Milo, attraverso le testimonianze di amici e colleghi, simpatizzanti ed ammiratori, con il corredo di splendide tavole dello stesso Manara unite a grafiche animate create ad hoc. Il film è dunque un’avventura nelle tappe che hanno segnato la vita intima e professionale dell’artista. Nel mondo delle sue eroine bellissime e sensuali, libere artefici della propria sessualità, disinibite e contro corrente.
Il documentario racconta l’amicizia di Milo Manara con Hugo Pratt, maestro e compagno di avventure. Si sofferma sul sodalizio con Federico Fellini, che fu un rapporto folgorante, come riferisce lo stesso Manara: “Sono caduto innamorato di Fellini da ‘8 e mezzo’ in poi, conoscevo tutto di lui. Un giorno mi telefonò e mi disse: ‘Milone, sono stato toccato dalla tua storia, vieni a Cinecittà’. Andai. Sembrava che lo conoscessi da sempre”. (Milo Manara).
Attraversa il grande successo dell’artista in Italia così come in Francia ed in tutto il mondo. Non risparmia le polemiche ed il conseguente dibattito. Immerge nel tratto disinvolto del disegno di Manara, quasi atto liberatorio che squarcia i confini tra erotismo, cinema e fumetto e con stile inconfondibile lo rende un punto di riferimento per intere generazioni.
Valentina Zanella esplora sul grande schermo un artista libero, intenso, trasversale nell’ onirico. Accattivanti e curiose le testimonianze del giornalista Vincenzo Mollica, di Paolo Conte, del musicista Nicola Piovani, di Elodie e non solo. Nel docufilm prende vita il percorso artistico ed umano di Manara attraverso le sue creazioni più iconiche presenti come tratto distintivo in tutto il lungometraggio che, con solerzia e ricchezza di documentazione, compone così un’ importante pagina del fumetto italiano ed internazionale.
Emma Borella per http://LiveMedia24.com