La crisi dei cinema e teatri, intervista all’artista Ciro di Luzio

E’ trascorso un anno dall’inizio della pandemia e cinema e tetri sono ancora chiusi. Il settore è ormai in ginocchio e nessuno può ancora prevedere una riapertura. In Campania, quando lo scorso 24 ottobre è entrato in vigore il DPCM che ordinava nuovamente la chiusura di cinema e teatri, la Regione ha finanziato un nuovo Bonus Covid di 1.000 euro una tantum per attori, tecnici operatori del mondo dello spettacolo, dal cinema al teatro alle attività culturali che sono state fortemente colpite nella seconda ondata del Coronavirus. Con lo stop agli incassi da bigliettazione per molte attività si rischierà la chiusura, considerando le difficoltà che già hanno dovuto patire nei mesi del lockdown.

Ciro di Luzio, attore e musicista, ci ha parlato di come sta affrontando questo momento drammatico:

Ciro di Luzio (Foto: Tony Zecchinelli)

Ciro, credo che come tanti artisti nel mondo dello spettacolo, stai attraversando un periodo molto infelice. Come stai affrontando questa situazione?

Dal primo lockdown (marzo-aprile 2020) ho trovato il tempo per approfondire determinati studi atti al miglioramento delle 2 arti (musica e recitazione)…Non farsi trovare impreparati nel momento in cui la “tempesta” ce la lasceremo alle spalle !. Inoltre conduco ormai da 8 mesi una rubrica su FB da me ideata , dedicata agli “Invisibili” del mondo dello spettacolo di tutta Italia (attori, Musicisti, Maestranze del cinema/tv/teatro/Musica, poeti, Pittori, Scultori, Performers, ecc.) che presto diventerà un format internazionale assieme al mio staff !. Ogni puntata è dedicata ad un singolo artista. Dar voce a loro !. D’altronde è vero : E’ nella crisi che nascono le migliori inventive !!

Tu hai iniziato intraprendendo la carriera di cantante e musicista, e poi, per caso, hai intrapreso anche quella di attore. Quali delle due arti prediligi? Hai una preferenza?

Domanda da 1 milione di dollari, perchè il mio essere artista è la summa delle 2 arti; ma dopo un’attenta riflessione su me stesso credo di poter dire con assoluta certezza e senza alcun dubbio: attore! Perché la settima arte mi permette di esprimere in modo maggiore il mio “essere camaleontico”…uno, nessuno, centomila! Interpretare di volta in volta un personaggio completamente differente da quello precedente, è per me motivo di grande eccitazione interiore; un’emozione indicibile “scavare” nel personaggio, cercando di aggiungere di volta in volta un tassello alla sua personalità da portare sullo schermo/palco!

E’ da molto tempo che sei fermo? Hai dei progetti in mente? Cosa farai appena finirà questa pandemia?

Si, molto ! In pratica la pandemia è stata come una bomba atomica che si è abbattuta su tutto il settore artistico e sono perfettamente conscio di quante migliaia di professionisti del settore stiano soffrendo da ormai 1 anno !. Progetti tanti, soprattutto nel campo della Recitazione. Terminata la pandemia ?! Bhe..a parte l’aspetto lavorativo, di certo importantissimo per la vita di ognuno di noi, credo sia quello di abbracciare e baciare chi voglio bene senza paura alcuna !

Un messaggio che vorresti lasciare ai tuoi colleghi dello spettacolo?

Come messaggio ai miei colleghi ?! Essere uniti! Una unità che mai c’è stata. Ognuno ha sempre pensato al proprio orticello. Devono convincersi che il 99% dell’intera categoria è sulla stessa barca da decenni, mentre solo l’1% puo’ dormire su due guanciali per ovvie ragioni , persino in questo momento difficilissimo per l’intera umanità!

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