LiveMedia24 incontra il produttore cinematografico Eduardo Angeloni, pronto a raccontarci della sua carriera, di come tutto ebbe inizio.
Una carriera piena di successi, di esperienze, con la voglia di poterne vivere ancora tante.
Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle parole del produttore cinematografico.
La ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Eduardo. Come procede il suo vissuto?
Molto bene, grazie! Sono felice di essere con voi, oggi.
Una carriera importante, degna di nota, la sua, come produttore cinematografico. Che ricordo porta con sé dei primi passi mossi in questo settore?
Devo i miei inizi alla curiosità che mi ha sempre guidato, alla voglia di raccontare storie, qualcosa che avesse una forte anima. Il mondo dello spettacolo mi ha sempre incuriosito, sentivo di averne una naturale inclinazione. Ricordo ancora con piacere i primi set, la grande magia che si respirava.
Le andrebbe di dirci cosa si cela dietro la realizzazione di un film, di un singolo progetto?
Dietro ogni progetto c’è un universo fatto di importanti intuizioni ed una quantità più che infinita di lavoro. Un lavoro per molti invisibile, caratterizzato da una macchina organizzativa enorme, ben rodata, che deve girare come un vero e proprio orologio svizzero. Di bello, più di tutto, c’è il momento in cui tutto prende forma. Lì capisci perché fai questo mestiere.
Manca qualcosa al suo percorso?
Probabilmente manca il tempo. Manca la possibilità di potermi fermare e godere dei risultati raggiunti. Nel nostro lavoro si è spesso proiettati sul prossimo progetto, sul budget da quadrare ma credo che ogni tanto sia giusto anche riconoscersi qualcosa…
Cosa possiamo aspettarci dal suo futuro artistico?
Stiamo lavorando ad un nuovo progetto, legato alla commedia, con una scrittura più graffiante e sociale. Non ultima una piccola scommessa, una serie di episodi brevi destinati al web. Infine, sto lavorando anche ad un documentario che racconta storie vere del nostro Sud, storie che meritano di essere ascoltate. Come sempre, cerco progetti che abbiano cuore, identità e una voce chiara.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24