Il nuovo film di Steven Andrew Soderbergh
Il poliedrico regista statunitense di origine svedese, Steven Soderbergh, è in programmazione nelle sale con il suo nuovo film: Black Bag – Doppio gioco. Una spy-stori insolita, impreziosita dalle interpretazioni di Michael Fassbender e Cate Blanchett, nei panni di un’agiata coppia inglese unita da un profondo legame e dallo stesso enigmatico mestiere. George e Kathryn Woodhouse sono, infatti, due spie al servizio di un’importante agenzia di intelligence londinese: Il centro nazionale di sicurezza informatica del Regno Unito. Responsabili quindi di incarichi top secret, coperti da zone d’ombra di cui non possono rivelare alcun dettaglio.
Una moderna Spy-story
Come nelle migliori spy-story il protagonista George Woodhouse ha una settimana di tempo per scoprire il traditore che ha venduto un software top-secret dal nome in codice Severus. Nel lungo piano sequenza iniziale, il suo superiore gli consegna una lista di 5 persone sospettate, tra cui anche la moglie Kathryn.
Inizia così Black Bag, in media res, in un’atmosfera inquietante di sospetto, in cui l’identità di ogni singolo agente indagato viene analizzata dall’implacabile George, uno scultoreo e impassibile Michael Fassbender, dal viso squadrato e spigoloso, definito da occhiali eleganti e geometrici. Attore ideale per un personaggio dal carattere freddo e determinato, refrattario ad ogni forma di falsità.
Kathrine e George
Il dubbio di tradimento riguarda anche l’amata moglie Kathrine, Cate Blanchett, un’agente di campo con incarichi che richiedono una copertura profonda e alti livelli di classificazione. Le vite di George e Kathrine sono interamente dedicate al lavoro di spionaggio in una fusione totale con la loro dimensione privata. La sceneggiatura di David Koepp esplora le dinamiche psicologiche dei due personaggi: con incastri millimetrici della trama si sofferma sulle omissioni, sulle bugie che i due coniugi si dicono per tenere in vita la coppia e rispettare la riservatezza del loro ruolo di agenti segreti. Amano il loro lavoro ma si amano di più, sono invidiati dai colleghi e ritenuti “perfetti”. La posta in gioco è alta: saranno disposti ad anteporre la loro unione al bene dello Stato?
Indagine acuta di un rapporto a due
Black Bag è un film accattivante, dinamico e raffinato. Fedele alla lezione di una spy-story classica, nel dipanare il filo sottile che lega la presunta innocenza o colpevolezza, richiamando lo stile di Alfred Hitchcock (Il sospetto, Notorious – L’amante perduta, Caccia al ladro), con echi e rimandi a 007, grazie alla presenza di Pierce Brosnan che ha portato sullo schermo il celebre agente segreto in quattro film, dal 1995 al 2002: Goldeneye, Il domani non muore mai, Il mondo non basta e La morte può attendere.
Ma Black Bag è soprattutto una versione contemporanea di Scene da un matrimonio che Ingmar Bergman approverebbe, reinventata tra due o più generi. Il film, sofisticato, dialogatissimo, costruito con perizia millimetrica, dal ritmo serrato e un montaggio quasi chirurgico, è un bella esperienza di cinema, girato in ambienti eleganti e raffinati come i personaggi che li popolano. L’indagine acuta e profonda all’interno delle coscienze e delle vite che popolano questa moderna spy story, ma in primo luogo l’analisi psicologia della coppia “ideale”, crea un’opera che porta una ventata di nuovo al genere 007 e lo fa traslare in una nuova dimensione.
Emma Borella per http://LiveMedia24.com