Il 1 settembre, all’interno dell’Italian Pavilion, saranno presentati i corti di Barbara Sirotti, “Aria” e “Libera”, il tutto coordinato da Marco Bonardelli.
Dei progetti che racchiudono in sé forti emozioni, dei corti che hanno visto la partecipazione di artisti importanti come Luca Ward, Francesco Pannofino, Alex Poli e Benedetta Degli Innocenti.
Vi lasciamo a questa nostra intervista, alle parole di Barbara Sirotti.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Barbara. Parliamo dei tuoi corti, che saranno presentati questa sera all’Italian Pavilion, a Venezia. Come hanno preso esattamente forma?
Vi ringrazio per questo spazio. Aria e Libera, questo ‘doppio corto’, parafrasando il capolavoro di Arthur Schnitzler “doppio sogno”, nascono da una storia importante, personale. Sono, purtroppo, stata vittima di violenza fisica, qualcosa di inaspettato e, allo stesso tempo, sconvolgente, da parte del mio ex compagno. La persona che dormiva con me, della quale mi fidavo. Stavo per morire soffocata, poi qualcuno lassù mi ha aiutato a liberarmi.
Cosa rappresenta la possibilità di presentare dei progetti a cui si tiene proprio a Venezia?
È un grande onore poter portare all’Italian Pavillion, nell’ambito della Mostra Internazionale D’arte Cinematografica, la mia testimonianza attraverso il linguaggio del cinema.
A tuo avviso cosa non è stato ancora fatto, quali messaggi occorre ancora lanciare contro la violenza?
Il tema è, purtroppo, estremamente attuale e ci costringe a più di una riflessione. Personalmente, le maggiori attenzioni vorrei indirizzarle proprio alle vittime o spero ex vittime. Vorrei dire che questi corti indie, ma pieni di cuore, sono per loro. Dalla violenza si può e si deve uscire. È necessario l’aiuto di un professionista esterno, uno psicologo e psicoterapeuta perché la realtà vista da chi ha subito violenza è totalmente distorta. Bisogna trovare il coraggio di entrare nel dolore, immergersi per impastarlo a piene mani per poi uscirne…
Guardando ad un punto di vista sociale?
Dal punto di vista sociale, credo sia urgente un nuovo concetto di educazione ai sentimenti. Non si possono considerare le donne (nemmeno gli uomini) come oggetti di possesso da gestire come burattini. Stiamo creando professionisti impeccabili e straordinariamente preparati nelle loro competenze tecniche, ma del tutto privi di empatia e umanità.
A condire il tutto, artisti come Luca Ward, Francesco Pannofino, Alex Poli, Benedetta Degli Innocenti. Cosa dire a riguardo?
Non ringrazierò mai abbastanza Luca Ward, Francesco Pannofino, Alex Poli e la straordinaria Benedetta Degli Innocenti, che interverrà a Venezia di persona. Sono state delle Celebrities che ho sempre amato e che in questo caso specifico hanno apportato un notevole valore aggiunto con le loro interpretazioni e le loro voci famose e importanti, soprattutto a livello sonoro.
Anticipazioni legate al tuo futuro artistico?
C’è la possibilità di poter intraprendere un percorso nuovo ma con una trama completamente diversa. Continua, inoltre, il mio impegno con le vittime di violenza.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24