A tu per tu con Alessandro Arcodia

LiveMedia24 incontra Alessandro Arcodia, attore di teatro e televisione, noto ai molti per aver condotto, undici anni fa, su Mtv, poco prima della sua chiusura, alcuni format. Alessandro è disponibile, simpatico, nel pieno del lavoro, ma ha comunque voluto dedicare del tempo a questa nostra intervista.

Alessandro Arcodia (Studio Emme)

Come stai, Alessandro? 

Sto bene, fortunatamente. Non posso lamentarmi. In questo momento sono al lavoro, in Sardegna.

Come hai vissuto il periodo legato al lockdown?

L’ho vissuto bene, son sincero. Mi ha regalato creatività, spazio per fare ciò che mi andava di fare. Mi sono divertito a creare cose, a sperimentare.

Come ti sei avvicinato al mondo della recitazione, dello spettacolo? 

Ho sempre avuto questa passione. Da piccolo, recitavo dinanzi ai miei genitori. Da grande, al liceo, ho cominciato a fare teatro. Dopo il liceo, ho deciso che questa doveva essere la mia strada. Ho frequentato, così, una scuola di musical, a Bologna.

Attore, cantante, presentatore. Quali sensazioni sono legate a questi tre ambiti? 

Sono di base un attore, questa è la mia vera strada. Sono anche appassionato di musica. Cantare rappresenta una vera liberazione, così come il poter suonare. Presentare è qualcosa di divertente e che, a dire il vero, sto affrontando proprio in questo periodo, al Forte Village, nella splendida Sardegna.

Che ricordi hai del tuo periodo da Vj ad Mtv? 

Potrei definirla una parentesi fine a sé stessa. Siamo stati gli ultimi Vj, in quel periodo, ben undici anni fa. Mi ha divertito prendervi parte, ma di fatto, purtroppo, siamo stati formati per un lavoro che, una volta conosciuto, ha smesso di esistere.

Alessandro Arcodia (Studio Emme)

Ha rappresentato comunque una buona vetrina.. 

Si, seppure le mie aspettative fossero molto più alte, almeno all’inizio. Tutti noi Vj del 2010, ad ogni modo, siamo tornati a fare ciò di cui ci occupavamo prima.

C’è un ruolo che avresti voglia di impersonare?

Sono appassionato di serie televisive tristi. Mi piacerebbe fare una serie, stile Netflix. In futuro, avrei piacere di interpretare Donato Bilancia, il serial killer dei diciassette omicidi per caso. Fatti accaduti in Liguria, nella mia terra. Mi appassiona la cronaca nera italiana.

Nel tuo percorso artistico è preponderante la tua passione per il teatro. Cosa ti trasmette?

Il teatro è alla base di tutto. Per fortuna, anche in questo periodo di pandemia, non mi sono mai fermato. Pubblico video sui social, comunico in questo modo. Devo dire però che, ciò che ti trasmette il teatro, il pubblico, non accade in altri ambiti. Ho scritto, recentemente, uno spettacolo, insieme ad una collega, che porteremo in giro, nel prossimo inverno. Lo spettacolo si chiamerà, “Ho sbagliato tutto”. A proposito di carriere bloccate, di fermi.

Hai partecipato a Masantonio, con Alessandro Preziosi, che avremo presto modo di vedere sui nostri schermi. 

Si, ho un piccolo ruolo all’interno della fiction. Una trama molto carina, particolare. Prossimamente sarò anche nel film di Gabriele Mainetti, “Freaks out”.

Cosa prevede il tuo futuro artistico?

Attualmente, come dicevo, sono in Sardegna, come presentatore di alcune serate. Continuerò con i social, quotidianamente, sperando di poter realizzare presto i miei obiettivi legati al cinema e alla televisione.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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